Furti a raffica nei distributori di Rieti: arrestata banda di romeni
Cinque persone residenti a Roma avevano preso di mira i distributori del Reatino e avevano ideato un nuovo modus operandi per le rapine
Personale della Squadra Mobile ha arrestato 5 cittadini romeni: S.C., del 1983, G.A.G., del 1991, B.M., del 1988, P.G., del 1978 e N.V.N., del 1984, tutti residenti a Roma, ritenuti responsabili di furti commessi in danno di distributori di carburanti. Il 3 novembre 2016 ignoti hanno commesso l'ennesimo furto con scasso in danno di una colonnina di servizio di un distributore API reatino, asportando la somma complessiva di circa 1000 euro
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno intrapreso una particolareggiata attività di indagine volta all'identificazione e al rintraccio dei ladri, anche attraverso l'esame delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza. In particolare, gli agenti hanno individuato un nuovo innovativo modus operandi consistente nel forzare la colonnina di prenotazione dei carburanti e prelevando il denaro ivi contenuto utilizzando delle bande di plastica flessibile con della colla applicata alle estremità.
Questa particolare tecnica da formichiere ha consentito di asportare il denaro contante in brevissimo tempo. Ma una particolarità delle immagini visionate ha indirizzato i sospetti degli investigatori verso una banda di cittadini romeni, arrestati nel 2014 in flagranza per un furto commesso in danno di una tabaccheria cittadina.
Anche in quella circostanza, infatti, come in quella attuale, uno dei malviventi è stato ripreso costantemente al telefono mentre i complici perpetravano i furti. Gli investigatori hanno così intrapreso una lunga e meticolosa attività di appostamento nelle abitazioni romane dove i cittadini romeni arrestati alcuni anni fa erano domiciliati.
L'attenta analisi dei loro spostamenti ha evidenziato che durante la notte gli uomini erano soliti radunarsi nell'abitazione di B.M. da dove partivano, dopo poco, per ignote località, a bordo di una BMW X5 di colore grigio. Nella nottata tra il 20 ed il 21 febbraio 2017, gli agenti hanno così deciso di pedinare l'autovettura sospetta certi che si sarebbe recata a Rieti per commettere l'ennesimo furto, e hanno così predisposto anche un servizio di intercettamento con altre pattuglie provenienti dalla Questura di Rieti.
I cittadini romeni, invece, si sono diretti nelle Marche, sempre inseguiti per oltre 300 km da tre pattuglie della Squadra Mobile reatina che hanno monitorato tutti i loro spostamenti. Giunti sulla strada statale 16 Adriatica, in località Metaurilia di Fano, in prossimità di due distributori di carburanti, mentre uno dei cittadini romeni fungeva da palo a sud della strada ed un altro, a bordo dell'autovettura controllava la zona nord, i restanti tre cittadini romeni, in un'area particolarmente buia, hanno provveduto a ripulire le predette stazioni di servizio. Avvalendosi, quindi, anche della collaborazione di due pattuglie della Squadra Mobile della Questura di Pesaro e del Commissariato di P.S. di Fano, gli investigatori della Mobile reatina hanno così atteso che l'autovettura sospetta recuperasse tutti i malfattori ponendosi al suo inseguimento.
Una volta giunti al casello autostradale di Pesaro della A14, mentre l'autovettura sospetta era ferma per il pagamento del pedaggio, gli agenti, con un rapido blitz, hanno bloccato l'autovettura e arrestato i cinque cittadini romeni trovati ancora in possesso della refurtiva per complessivi 1900 euro. Gli uomini sono stati trovati in possesso anche di uno sfollagente in metallo a dimostrazione della loro pericolosità. Gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Pesaro, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, davanti alla quale dovranno rispondere dei reati di furto aggravato in concorso, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere.