In base a quanto riportato dall' Huffington Post, l’Opcw (l’organizzazione dell’Onu per la lotta alle armi chimich) avrebbe intenzione di effettuare il trasbordo dell’arsenale siriano da una nave da guerra danese e da una unità militare norvegese alla statunitense "Cape Ray" nella base Nato di Gaeta.
L’unità americana è dotata di apparati mobili in grado di filtrare le sostanze all’interno di abitacoli protetti. In totale si tratterebbe di 150 fusti nei quali sono stoccate le sostanze arrivate dalla Siria. All’operazione provvederanno una sessantina di tecnici.
L'Opcw ha immediatamente precisato, a scanso di equivoci, che il materiale è assolutamente sicuro e non desta, quindi, alcun pericolo per la popolazione, dato che sono già stati disinnescati tutti i congegni.
Va detto che Gaeta non è la sola località italiana individuata per ospitare le armi un tempo appartenenti al regime di Assad. Sebbene la località pontina sia la prima scelta indicata dal Ministro degli Esteri Emma Bonino, sono stati presi in considerazione anche alcuni scali della Sardegna e della Sicilia.
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