Gelato, da Taranto a Beverly Hills: “Buon compleanno Fatamorgana”
“Come si arriva attraverso il gelato da Taranto a Beverly Hills? Prendi una rincorsa lunghissima e poi salti, ma non devi guardare in basso che ti spaventi!”
L’estate è ormai agli sgoccioli ma c’è ancora tempo per un buon gelato, soprattutto se artigianale e per noi gelato artigianale significa Fatamorgana che risponde ai nomi di Maria Agnese Spagnuolo (l’artefice di questo gelato) e il marito Francesco Simon, che l’accompagna in questa avventura occupandosi della parte gestionale e amministrativa. Abbiamo già conosciuto Fatamorgana lo scorso anno, prima dell’estate e quest’anno siamo tornati nel laboratorio di Palombara Sabina (Rm) per un’occasione speciale, i 20 anni di attività festeggiati lo scorso 3 agosto!
20 anni di Fatamorgana
Come sempre Maria Agnese e Francesco ci accolgono con grande affetto; le parole e gli sguardi, attraverso i loro racconti, trasmettono tutto l’amore, la passione e l’entusiasmo che mettono nel lavoro ed ascoltarli è vero un piacere. Stanno insieme da 39 anni, sono arrivati a Roma da Taranto senza nulla e senza conoscere nessuno e nel 2003 hanno iniziato a costruire il loro piccolo impero. Maria Agnese e Francesco non hanno figli, è Fatamorgana la loro creatura, l’azienda la loro famiglia, i dipendenti sono parte integrante di questo progetto in costante evoluzione.
E’ forse proprio questo uno dei segreti del successo, considerare l’azienda come una famiglia da far crescere e proteggere gelosamente. Basta pensare che tutti i ricavi dell’azienda vengono completamente reinvestiti per far crescere Fatamorgana, tanto che Maria Agnese e Francesco non hanno mai avuto una casa di proprietà!
Maria Agnese e Francesco ben ritrovati e auguri! 20 anni fa avreste mai pensato di creare un gelato tra i più buoni di Roma e forse d’Italia?
Maria Agnese: Sinceramente no! Quando abbiamo aperto, nel 2003 nel quartiere Salario/Trieste, non avevamo nessuna ambizione volevo soltanto fare un buon prodotto senza glutine, senza additivi, volevo studiare il prodotto in santa pace ed era una gestione singola, facevo tutto io anche perché mio marito si occupava di altro. Non ci saremmo mai aspettato di arrivare dove siamo adesso ed ora non abbiamo voglia di fermarci. In realtà ho aperto la prima gelateria in modo da poter mangiare io stessa un gelato naturale e senza glutine avendo scoperto da poco di essere celiaca. Poi dopo quasi tre anni Francesco ha iniziato ad aiutarmi stabilmente grazie soprattutto ai suoi vecchi studi in Economia.
Francesco: I miei studi sono tornati utili per creare un software con il quale possiamo gestire tutto il lavoro e tutte le gelaterie direttamente da qui in modo da liberare Maria Agnese che così può dedicarsi completamente al suo gelato. Possiamo gestire anche la comunicazione, il marketing, l’amministrazione.
La prova del nove, ampiamente superata, è stata l’apertura a Los Angeles a 12000 km di distanza ma, seppur con una fatica immane, ce l’abbiamo fatta. Non apriamo gelaterie di professione, non ci interessa, vogliamo vedere negli occhi delle persone che gestiranno le nostre gelaterie la nostra stessa voglia e passione. Così siamo arrivati a 20 anni, un bel traguardo festeggiato con l’apertura di un nuovo negozio in via della Croce a pochi passi da Piazza di Spagna. Questo è il vero flag store di Fatamorgana, sono stati fatti tutti lavori artigianali anche sui pavimenti, sulle pareti, sui soffitti, un lavoro faticoso ma di gran pregio come il nostro gelato.
Cosa ha caratterizzato questi 20 anni?
Maria Agnese: In questi 20 anni c’è stata un’evoluzione del gelato. Volevo un prodotto che fosse unico, diverso, che non avesse le stesse caratteristiche degli altri gelati. Il mio è un gelato naturale, perché deriva da una naturale trasformazione della materia prima. Ad esempio, il pistacchio viene sgusciato, pelato e poi tostato prima di aggiungere il latte e la panna ed arrivare al gelato. Dal prodotto grezzo al gelato. Ho testato di tutto prima di arrivare alla mia ricetta perfetta e ci sono voluti una decina di anni.
Francesco: Altro passaggio fondamentale è stata la decisione di mettere a disposizione dell’artigiano l’alta tecnologia e questo è avvenuto grazie anche al dott. Cesare Mancini, il nostro commercialista, amico e socio nell’avventura americana, che è l’informatico del gruppo. Invece, un momento importante è stata l’apertura a Los Angeles nel 2017, è grazie al nostro software che riusciamo ad ottenere lo stesso prodotto che abbiamo qui in Italia con l’aggiunta di qualche gusto diverso.
Maria Agnese: Se invece parliamo del gelato, posso dirti che in questi anni ho trasformato in gelato qualsiasi cosa. Mi sono divertita con tutti i formaggi, i liquori, i vini, ho giocato molto con gli abbinamenti anche tra dolce e salato. E per questo compleanno, ho creato il gelato con fragole di Terracina e champagne parafrasando la hit estiva “Fragole, panna e champagne”.
Cosa ci aspetta nei prossimi 20 anni?
Francesco: Ci sono tantissimi obiettivi, sicuramente continueremo a spingere come matti fin quando ce la faremo ma non siamo più giovanissimi. Lo faremo perché siamo un’azienda dove ci sono tanti ragazzi e dove sono nate anche delle famiglie. Magari un giorno saranno loro a portare avanti Fatamorgana permettendoci di rimanere a casa sul nostro divano. Nel futuro prossimo invece ci sono 2 brevetti molto importanti che abbiamo registrato, frutto di un’idea di Maria Agnese di qualche anno fa alla quale inizialmente non avevo dato troppo peso e riguardano il mondo del packaging e il mondo dei macchinari per il gelato ma per il momento non possiamo dire di più.
Per noi è molto importante perché ci ha dato la possibilità di deviare mentalmente e non pensare solo a Fatamorgana h24. Un altro obiettivo molto più a breve termine sarà invece l’ampliamento della produzione anche alla pasticceria. D’altronde la gelateria è un ramo della pasticceria.
Qual è il segreto del vostro successo?
Francesco: Sicuramente è il volersi bene, ma non basta! Abbiamo avuto la fortuna e la capacità di capire che bisognava dividere completamente il lavoro. Io non metto bocca su tutto quello che riguarda la produzione, idem Maria Agnese non ha voce in capitolo su tutto il resto, marketing, software, amministrazione… Abbiamo creato due lavori separati nello stesso ambiente. Poi la sera torniamo a casa e parliamo d’altro. E la cosa più importante è che da quarant’anni ridiamo di tutto nonostante i problemi che possono capitare come a tutti gli imprenditori.
Se un giorno dovesse crollare tutto noi torniamo sul nostro divano e ridiamo e poi ricominceremo da capo. Questo sono i nostri primi 20 anni. Fin quando la salute ci assiste noi andiamo avanti, poi c’è Maria Agnese che è una furia della natura, ogni giorno ne ha una nuova. E’ tutto seguito da un software ma con lei ogni giorno è diverso dall’altro e le novità sono sempre dietro l’angolo, ormai siamo rassegnati sia io che i ragazzi che lavorano con noi. Però questo è un altro dei segreti per andare avanti senza annoiarsi mai.
Tornando al futuro, sono in programma aperture in Italia oltre il Lazio?
Francesco: Noi siamo pieni di mail di richiesta di nuove aperture, ma siccome non vogliamo gelaterie di professione, non ci interessano, non saremmo noi, come abbiamo già detto, dobbiamo trovare due cose… la passione e il fuoco negli occhi di chi ci vuole seguire e poi la location giusta, ma non è facile. Possiamo però dire che ci sono due città che ci interessano molto, Milano e Torino ed il prossimo anno dovremmo aprire lì.
Poi, siamo molto avanti, ma non possiamo dire nulla, per aprire anche a Parigi in Francia! La cosa divertente però è che c’è tanta gente con una grande disponibilità economica che ci chiedono di aprire una gelateria Fatamorgana per il figlio/a trentenne che non sa cosa fare nella vita! Ma questo non ci interessa, non siamo un franchising.
Per concludere e rinnovando gli auguri a Fatamorgana, anche per il 2023, sono stati confermati i ”Tre coni” della guida “Gelaterie d’Italia” del Gambero Rosso.