Il calendario di serie A gioca ancora con le sue combinazioni e questa volta mette di fronte le due città di Genova e Roma. Si è appena conclusa, infatti, Genoa Lazio mentre domani si ritroveranno di fronte Roma e Sampdoria, entrambe le sfide valide entrambe per il ventiquattresimo turno. La squadra di Pioli sbarca in Liguria, dopo la brusca battuta d’arresto arrivata mercoledì contro il Napoli, e vuole riprendere la corsa per non ritrovarsi fuori dall’Europa nella prossima stagione. I padroni di casa, invece, anch’essi reduci da una sconfitta contro la Juventus, stanno lottando per non retrocedere nella serie cadetta. La squadra di Gasperini, infatti, si ritrova a braccetto con i cugini doriani al quartultimo posto, con soli 4 punti di gap dalla “zona calda” della classifica.
La partita inizia ad altissimi ritmi con la Lazio che vuole subito prendere le redini e a pochi minuti dal fischio d’inizio sfiora il colpaccio. Quarto minuto, pallone respinto dalla difesa, si alza un campanile che finisce al limite dell’area direttamente sui piedi di Cataldi, sinistro di piatto al volo con Perin che devia in angolo con la punta delle dita. La personalità degli ospiti viene subito ridimensionata dal Genoa che si risistema in campo e comincia a pressare il portatore di palla chiudendo gli spazi alle iniziative biancocelesti. La partita prende una piega fin troppo tattica con la Lazio che si affida ai lanci lunghi, mentre il Grifone prova le sortite palla al piede sulla zona centrale del campo. Come prevedibile l’occasione più importante della prima frazione arriva su una palla ferma: minuto 17, su un calcio d’angolo dalla destra, Mauri prende l’ascensore e lascia al piano inferiore Burdisso, incornata di testa, ma la gioia della prima rete stagionale si infrange sulla traversa con Perin immobile. Anche la risposta del Genoa arriva su un calcio piazzato: al 33’, punizione dalla trequarti, svetta Pavoletti, pallone largo sul fondo e punteggio inchiodato sullo 0-0. A otto minuti dal termine, il Genoa sfiora il vantaggio, con Pavoletti che servito centralmente, scappa in area, riesce da posizione proibitiva a tirare, la palla scavalca Marchetti, ma Konko salva sulla linea. Terminano i primi 45 minuti con il punteggio bloccato sullo 0-0 e squadre molto attente in fase arretrata che non trovano molti spazi per far male l’avversario.
Nel secondo tempo, lo spartito non cambia e le due squadre si annullano a vicenda. Nel primo quarto d’ora si assiste ad una fase molto convulsa e confusa del gioco dove le due compagini provano ad avanzare, ma vengono sempre fermate sulla trequarti. Il primo sussulto arriva al 65’ quando Suso calcia in mezzo una punizione dai 25 metri, nel mucchio sbuca Munoz, colpo di testa fortuito da pochi metri, colpo di reni di Marchetti che smanaccia e salva la Lazio. La partita stenta a decollare con due club molto chiusi che sembrano più propense a non subire reti piuttosto che segnarle. A differenza della prima frazione dove gli ospiti hanno tenuto il pallino del gioco, nella ripresa il Genoa sembra aver preso coraggio cercando di tenere più il pallone e puntare l’uomo. Ad un quarto d’ora dalla fine, ancora Marchetti mantiene l’equilibro uscendo a valanga su Tachtsidis che aveva stoppato bene il pallone e si era involato verso la porta. Negli ultimi dieci minuti le due squadre si aprono e cominciano a sfidarsi a viso aperto per provare il guizzo finale e conquistare i tre punti. L’attenzione delle due retroguardie, però, non scende e il match non si sblocca. Si chiude in parità, dunque, al Marassi di Genova, un punto che non serve a nessuna delle due squadre che non scalano la classifica.
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