Interviste

Gherardo Zei, Federmanager Roma: “Il gap con Milano nelle telecomunicazioni”

Gherardo Zei è il presidente di Federmanager Roma, il sindacato dei manager di Roma e Lazio: circa 9.600 dirigenti d’azienda. E’ a lui che chiediamo lo stato di salute delle imprese della Capitale e quale sia la differenza con il mondo imprenditoriale di Milano, la capitale del nord.

L’intervista al presidente Gherardo Zei

Quali servizi offre Federmanager Roma ai suoi iscritti? 

I nostri colleghi iscritti sono divisi quasi equamente tra colleghi in servizio e colleghi in pensione. Certamente per i colleghi in servizio la tematica del lavoro è quella più importante. Al riguardo il nostro servizio sindacale offre un orientamento e una prima consulenza gratuita con un avvocato specialista. E’ un nostro collaboratore storico di enorme esperienza, per tutte le problematiche che vanno dagli accordi con l’azienda fino alle tematiche di responsabilità del dirigente, che oggi stanno diventando di giorno in giorno più importanti. Tuttavia anche per i pensionati, specie se usciti da poco dall’azienda, il tema del lavoro ha un suo rilievo. E, accanto alle politiche attive per i colleghi esodati, stiamo lavorando sempre di più nella direzione di reinserire nel mondo produttivo i nostri pensionato che hanno ancora tanto da dare.

Sia i pensionati che i colleghi in servizio sono interessati a vario titolo ai pilastri della previdenza e dell’assistenza sanitaria. Al riguardo i nostri sportelli fisici e virtuali sono in grado di dare consulenze risolvendo tutti i problemi immaginabili sui temi Previndai, Fasi e Assidai (solo per citare gli enti più importanti) ma anche su tutti gli altri piccoli e grandi problemi in tema di INPS o di ogni altro aspetto che possa interessare questi pilastri del nostro sistema di solidarietà.

Ora i servizi sono rafforzati

In tempo di pandemia con il decollo delle consulenze fatte virtualmente via telefono e videoconferenza abbiamo paradossalmente rinforzato, migliorato e aumentato la nostra capacità di servizio. Quindi invito tutti i nostri colleghi a iscriversi e a fruire di questi servizi gratuiti, chiamando i numeri dedicati che si trovano sul sito web di Federmanager Roma.

Per quanto riguarda i nostri pensionati siamo al loro fianco per difendere le loro pensioni dalle accuse assurde che siano pensioni d’oro e pronti a lottare insieme a loro contro i tagli indiscriminati degli assegni pensionistici, allo stesso modo in cui siamo al fianco dei colleghi in servizio per difendere il loro lavoro da ristrutturazioni selvagge che ci vedono sempre come prime vittime e categoria di lavoratori meno tutelata.

Gherardo Zei

Roma e Milano, le due capitali

Roma è Capitale ma è anche città che soffre il paragone con Milano. Parliamo di lavoro naturalmente e della possibilità di trovare maggiori opportunità e migliori prospettive. Eancora così?

Negli ultimi anni purtroppo il divario con Milano si è accentuato a discapito della nostra città. Faccio naturalmente un applauso ai colleghi della Lombardia ma, come presidente di Roma, devo battermi per conservare e rilanciare il tessuto produttivo della nostra regione e, con esso, porre un baluardo alla desertificazione produttiva del meridione d’Italia. Come potremo infatti finalmente risolvere il problema del Mezzogiorno se cominciamo ad impoverire il bacino industriale del centro del Paese e della Capitale?

Le ragioni sono di varia natura e alcune legate al ciclo storico. Infatti è vero che Milano è più vicina all’Europa e costituisce il polo meridionale della vasta area manifatturiera europea che ricomprende anche una parte considerevole della Germania. Ma, nonostante queste causa strutturali, si potrebbe certamente evitare l’attuale forte tendenza allo spostamento di Headquarter di grandi aziende verso il nord con una migliore programmazione industriale e, soprattutto, con un miglioramento delle infrastrutture della città e della regione.

La necessità di infrastrutture

Un’industria produttiva senza una base eccellente di infrastrutture è come una nave senza mare. E purtroppo la nostra barca dell’industria del Lazio rischia di andare in secca sotto molti aspetti. Migliorare e completare la viabilità, risolvere i problemi del trasporto pubblico e della logistica, efficientare finalmente il ciclo dei rifiuti. E poi rendere efficaci tutti gli altri servizi pubblici, ridurre la burocrazia e, con essa, la pressione fiscale locale, da sempre una delle più alte del paese. Tra le infrastrutture sottolineo la necessità di migliorare le infrastrutture di telecomunicazioni. La pandemia ci ha insegnato che il lavoro si sta spostando sempre di più da un lavoro in presenza fisica verso un Telelavoro o addirittura verso un vero e proprio Smart Working.

Ma per farlo serve una rete di telecomunicazioni efficiente e sempre aggiornata (in un settore tecnologico in cui gli apparati sono obsolescenti ogni cinque anni). Forse non tutti si sono resi conto che, oltre al personale sanitario e alle forze dell’ordine, c’è stato un terzo settore che – più di altri – ha lottato in tempo di pandemia per tenere a galla la barca del Paese. Sono stati gli uomini delle reti TLC che hanno combattuto per tenere in efficienza una rete di telecomunicazioni a cui è stato chiesto di sostenere un aumento del traffico dati di quasi il cinquanta per cento nel giro di pochissimi giorni nel drammatico marzo 2020.

Smart City, progetto realizzabile?

Ebbene per andare verso un lavoro del futuro che consenta di avere le Smart City e l’Internet of things è indispensabile che dentro una città ci sia un sistema di antenne distribuite (DAS) perché altrimenti queste cose rimangono solo chiacchiere nei convegni. E per creare un sistema del genere nelle grandi città (non solo Roma ma in tutte) serve una forte collaborazione tra le aziende e la pubblica amministrazione che consenta di programmare questi interventi che ci porteranno il lavoro del futuro e garantiranno il benessere ai nostri figli.

In quale settore Roma soffre di più il ritardo di investimenti? Infrastrutture, mobilità, Telecomunicazioni?

Questa è un’ottima domanda alla quale è molto difficile rispondere. Il ritardo si avverte di più nei settori che cambiano più rapidamente. Un edificio, una strada o un porto possono avere anche cento anni e possono – tuttavia – continuare ad essere efficienti con ragionevoli interventi di revisione. Un sistema di telecomunicazioni dopo cinque anni è obsoleto e se alcune regioni o alcuni Paesi corrono mentre uno rimane fermo il divario diventa subito gigantesco.

La macchina burocratica

Tuttavia credo che nel caso di Roma, ma probabilmente di tutto il Paese, ci sia una cosa ancora più importante e cioè rendere più veloci, più efficienti e meno costosi i sistemi burocratici. Gli Italiani tutti (Romani compresi) sono i migliori lavoratori del mondo. La fantasia, l’amore per il dettaglio, la volontà di fare bene e la quasi incredibile capacità di lavoro fanno del nostro popolo il più formidabile motore industriale del mondo. Se non fossimo soffocati da un sistema burocratico che ci costringe spesso a lottare per fare quello che invece il sistema burocratico stesso avrebbe la missione di incentivare, noi potremmo volare e un nuovo miracolo economico sarebbe dietro l’angolo.

Presidente Zei, Roma è stata appena chiamata al voto dele amministrative. Il prossimo sindaco di Roma dovrà affrontare sfide molto impegnative con coraggio e determinazione. Qual è l’obiettivo prioritario secondo il presidente di Federmanager?

Se scrivessi una risposta dettagliata potrebbe essere interpretata politicamente e io non me lo posso permettere, perché Federmanager è il sindacato di tutti i manager e, pertanto, non ha e non potrebbe avere un colore politico. Ma posso dire che se il nuovo Sindaco mi farà l’onore di leggere questa intervista potrà trovare la risposta nelle mie riflessioni sulle domande precedenti.

Francesco Vergovich

Giornalista, conduttore radiofonico. Costruisce la sua carriera su Radio Radio attorno ad alcune personalità brillantissime della nostra epoca ai quali sarà sempre grato: Nantas Salvalaggio, Marco Guidi, Gianni Melli, Roberto Gervaso, Giampaolo Pansa, Oliviero Beha, Giampiero Mughini, Mario Tozzi. Dal 2013 è Direttore di "RomaIT" e de "Il Quotidiano del Lazio".

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