Il giornalista Gianluca Nicoletti del La Stampa e Radio24 racconta un fatto vissuto in prima persona. Si trovava alla guida della sua auto con il suo figlio Tommy, affetto dalla sindrome di autismo, quando sta per parcheggiare ma trova il parcheggio occupato.
Non è la prima volta che questa scena viene vissuta da Nicoletti. Tuttavia, è la prima volta che trova una macchina diplomatica, che dovrebbe essere anche simbolo di diligenza e autorità, a commettere l’inflazione.
Alla chiamata dei vigili del fuoco arrivano tempestivamente i caschi bianchi che hanno dovuto far la multa.
La vicenda è accaduta il 26 marzo verso le ore 14 e a denunciare il fatto è stato lo stesso giornalista che ha riportato gli eventi sul quotidiano la Stampa.
“Non voglio pormi come vittima, dover combattere contro un simile sopruso è all’ordine del giorno per chiunque condivida i miei problemi. Nemmeno conto più le volte che, negli anni, ho aspettato che l’intruso se ne andasse, con Tommy in macchina che sbarella perché capisce che qualcosa si è rotto nella routine che lo rende sereno. Confesso però che mai mi era capitato di dovere fare i conti con l’idea che, chi gode delle legittime tutele dovute alla Diplomazia, abbia un così meschino concetto dei diritti di un disabile. Un fatto che mi ha ferito, molto di più che farmi arrabbiare“, ha sottolineato il giornalista.
Nicoletti continua raccontando la vicenda. “Quando sono venuti si sono scusati, però come immaginavo un’auto targata CD non può essere rimossa, anche se rapina il posto assegnato a un disabile. Nell’imbarazzo mi hanno anche detto che, pochi giorni prima, era accaduto un episodio identico. Hanno comunque messo la multa sotto ai tergicristalli, ma nemmeno loro facevano finta di credere che questo avrebbe rappresentato per qualcuno un deterrente. Abbiamo aspettato un’altra oretta buona, perché a quel punto eravamo curiosi di capire cosa ci avrebbe raccontato chi aveva lasciato in una situazione così imbarazzante quell’auto scura e importante“.
Nell’auto insieme al giornalista e al figlio Tommy c’era anche l’altro figlio Filippo. Il ragazzo si sta preparando per l’esame per entrare in diplomazia. E quello che più lo ha sconcertato, come racconta Nicoletti è che “a lui non sembrava realistico che, una dimostrazione tanto palese di indifferenza per le regole base del vivere civile, potesse essere addebitabile a chi si fosse guadagnato il diritto a entrare in quella macchina“.
Dopo aver aspettato per circa un’ora e mezza circa il parcheggio è rimasto occupato. Dunque, Nicoletti ha deciso di andare a parcheggiare altrove. “Solo in serata abbiamo visto che l’auto blu non c’era più“.
Il giornalista poi ha continuato aggiornando su Instagram i suoi follower informandoli che al proprietario dell’autovettura verranno tolti i punti della patente.
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