Giorgetti firma decreto su aumento pensioni. Nadef approvata al Senato
Il ministro dell’economia Giorgetti firma decreto per adeguamento pensioni, mentre al Senato viene approvata la Nadef
Buone notizie per i pensionati. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che dispone un adeguamento delle pensioni pari a +7,3%, a partire dal 1 gennaio 2023.
L’aumento, come previsto dalla norma vigente, è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo, considerando i dati forniti dall’Istat il 3 novembre 2022.
Aumento pensioni già da novembre
Mentre si attende l’inizio del nuovo anno per avere l’adeguamento delle pensioni, intanto già da novembre i pensionati vedranno un aumento dei loro assegni, almeno per quelli fino a 2.692 euro lordi mensili. Dunque, questo significa che gli importi cresceranno del 2%, rispetto a quelli fissati a inizio 2022. Inoltre, per tutti i pensionati che hanno un reddito non superiore a 20mila euro possono usufruire del bonus da 150 euro introdotto dal decreto Aiuti ter.
Nadef, Giorgetti: intervento incisivo sugli extraprofitti
Nel frattempo, un’altra svolta positiva viene annunciata ieri dal ministro Giorgetti. Il quale ha dichiarato che sono stati apportati altri interventi alla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef).
Nella giornata di oggi, 10 novembre, in “Consiglio dei ministri verrà erogato il nuovo decreto aiuti a tema energia, e successivamente anche il Documento programmatico di economia e finanza entro tre settimane”
Tra le misure messe in programma, oltre al taglio degli oneri in bolletta, è stata approvato il rinnovo del credito di imposta sull’energia, sconto sui carburanti fino a dicembre, e il taglio dell’Iva al 5% sul gas.
Come afferma Giorgetti, “spetterà al Parlamento decidere l’entità e la destinazione dei fondi”.
Attualmente per sopperire alla problematica energetica è disponibile lo stanziamento di 21miliardi di euro, destinati a far fronte al caro bollette e aiutare i cittadini. Tuttavia, questi fondi porteranno inevitabilmente alla riduzione di alcune forme di sostegno.
“La politica di bilancio per il 2023 proseguirà nel solco degli interventi finora adottati per limitare quanto più possibile l’impatto dell’elevata inflazione sui bilanci delle famiglie, in particolare quelle più bisognose, e salvaguardare la competitività del tessuto imprenditoriale“, ha concluso il ministro.