Giornata contro la violenza sulle donne, Baldassarre: “La Regione Lazio c’è: vogliamo che le donne siano sicure, rispettate e libere”

La Regione Lazio ha annunciato nuovi fondi per ampliare le attività dei centri antiviolenza e migliorare i servizi di ascolto

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, nella Giornata contro la violenza sulle donne

Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, nella Giornata contro la violenza sulle donne

La Regione Lazio si schiera al fianco delle donne nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, con un evento di grande impatto tenutosi il 25 novembre presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassi, a Roma. L’Assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Simona Renata Baldassarre, ha ribadito l’impegno istituzionale con un messaggio chiaro e incisivo: “La Regione Lazio c’è e vogliamo che le donne siano sicure, rispettate e libere”. Un’affermazione che rappresenta il cuore di una giornata dedicata alla sensibilizzazione, al sostegno e all’azione contro la violenza sulle donne.

Un impegno concreto contro la violenza

L’iniziativa si è inserita nel quadro della campagna “Non sei sola”, promossa dalla Regione per supportare le donne vittime di violenza attraverso azioni concrete, dal sostegno psicologico e legale fino all’accoglienza nelle case rifugio. “Questa giornata non è solo un momento di riflessione, ma un’occasione per rinnovare il nostro impegno quotidiano contro un fenomeno che non possiamo tollerare”, ha aggiunto Baldassarre.

Una giornata di interventi di alto profilo

Durante il convegno, figure istituzionali di rilievo hanno affrontato il tema della violenza di genere, portando riflessioni e proposte per rafforzare la prevenzione e il contrasto al fenomeno. Tra i relatori, il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia Eugenia Maria Roccella ha sottolineato l’importanza dell’educazione al rispetto di genere fin dalle scuole. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha invece evidenziato l’esigenza di potenziare la protezione per le vittime e garantire risposte rapide ed efficaci alle denunce.

Simonetta Matone, deputato e già magistrato, ha lanciato un messaggio forte: “Dobbiamo liberarci dai paraocchi e spezzare questa catena. La violenza contro le donne è una ferita che colpisce l’intera società”. Il prefetto di Roma Lamberto Giannini e il questore Roberto Massucci hanno poi ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni per rafforzare la sicurezza delle donne, mentre il procuratore Francesco Menditto ha illustrato strategie per accelerare i processi e garantire giustizia.

Simona Renata Baldassarre, Assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia

Violenza sulle donne: il contesto drammatico nel Lazio

Nel Lazio, i dati sulla violenza contro le donne sono allarmanti. Nel 2024, i femminicidi nella regione hanno già superato le dieci unità, con episodi che mettono in luce una rete di soprusi e abusi troppo spesso nascosti tra le mura domestiche. La campagna regionale “Non sei sola” punta a far emergere questi casi, offrendo un aiuto concreto alle vittime che scelgono di denunciare.

L’assessore Baldassarre ha sottolineato come il Lazio stia potenziando il sostegno ai centri antiviolenza e alle case rifugio, strumenti fondamentali per offrire un luogo sicuro alle donne che cercano di ricostruire la propria vita lontano dalla violenza.

Bullismo e cyberbullismo: altre emergenze

Un altro focus dell’evento è stato il bullismo, in particolare nella sua forma digitale, il cyberbullismo. Questi fenomeni colpiscono soprattutto i giovani e hanno conseguenze devastanti sulla salute mentale delle vittime. Le istituzioni si sono impegnate a monitorare il web e a formare genitori e insegnanti per riconoscere e contrastare questi comportamenti.

Prossimi passi della Regione Lazio contro la violenza sulle donne

La Regione Lazio ha annunciato nuovi fondi per ampliare le attività dei centri antiviolenza e migliorare i servizi di ascolto. Tra le proposte per il 2025 c’è anche l’implementazione di programmi educativi nelle scuole per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto di genere e alla gestione non violenta dei conflitti.

“Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Ogni donna che aiutiamo, ogni vittima che ascoltiamo, è un passo avanti verso una società più giusta e sicura”, ha concluso Baldassarre.