Giro d’Italia, a Messina Gaviria concede il bis
Gaviria vince allo sprint su Mareczko e Bennett. Greipel quarto nella volata finale
La quinta tappa del Giro (Pedara-Messina, 159 km) va a Fernando Gaviria che allo sprint precede Mareczko e Bennett. Frazione senza particolari insidie con un circuito pianeggiante di 6,3 km da ripetere una volta. Paterski, Shalunov e Teklehaimanot fanno la gara col gruppo in controllo.
Paterski si aggiudica il Gpm di Andronico. Paterski e Shalunov mantengono l’andatura fino a Messina, dove due ali di folla rendono omaggio a Nibali. Nel circuito finale gruppo compatto. Fase di studio e poi il capolavoro di Gaviria che concede il bis. Bob Jungels mantiene la maglia rosa.
Se Gaviria si è guadagnato le prime pagine di tv e giornali per la sua doppietta vincente, il povero Luka Pibernik, invece, sale agli onori delle cronache per una vicenda davvero insolita per una corsa professionistica di alto livello quale è il Giro d'Italia. Lo sloveno classe 1993, compagno di Vincenzo Nibali alla Bahrain Merida, ha infatti tagliato il traguardo in solitaria a braccia alzate.
Peccato che si trattasse del primo passaggio previsto nel circuito finale e mancassero circa 6 km all'arrivo. Così ha commentato il diretto interessato: "Per tutto il giorno ho avuro la radiolina rotta, ho visto dello spazio e ho provato ad allungare. Stamani mi avevano avvisato che era previsto il circuito finale ma mi sono dimenticato. Potevo sentire il suono della campana? Troppo sforzo!". Anche il suo capitano, Vincenzo Nibali, ha confermato la rottura della radiolina ma poi ha cercato di minimizzare: "E' stata una gaffe che a un corridore giovane come lui può capitare".