Giubileo 2025, ecco le chiese della Tuscia dove chiedere indulgenza
Il Vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza, ha definito i luoghi giubilari della diocesi, che saranno al centro delle celebrazioni a partire dal 29 dicembre 2024
Con l’arrivo dell’Anno Santo, proclamato dalla Chiesa, i pellegrini avranno l’opportunità di intraprendere un cammino di fede e riflessione, arricchito dalla possibilità di ottenere l’indulgenza giubilare.
La decisione del Vescovo Piazza
Il Vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza, ha definito i luoghi giubilari della diocesi, che saranno al centro delle celebrazioni a partire dal 29 dicembre 2024, data di apertura dell’Anno Santo a livello diocesano, fino al 28 dicembre 2025, giorno della sua chiusura. Questi luoghi non sono stati scelti a caso: ogni chiesa rappresenta un punto di riferimento spirituale, storico e artistico per il territorio e per i fedeli che vi si recano in cerca di pace e devozione.
Il cuore è San Lorenzo
Il cuore del Giubileo nella diocesi sarà la Basilica Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo, simbolo della fede e della storia religiosa della città. Accanto ad essa, altre chiese, selezionate per la loro importanza e unicità, accoglieranno i pellegrini: la Basilica Santuario della Madonna della Quercia a Viterbo, il Santuario della Madonna Liberatrice, e, in occasione del 150° anniversario della fondazione, la chiesa del Monastero delle Trappiste di Vitorchiano.
I centri spirituali
Il cammino si estende poi ai centri storici e spirituali della Tuscia, come la Basilica concattedrale del Santo Sepolcro di Acquapendente, la Concattedrale dei Santi Nicola e Donato a Bagnoregio, e la Basilica concattedrale di Santa Margherita a Montefiascone. A Tuscania, i fedeli potranno visitare la Basilica concattedrale di San Giacomo e il Santuario della Madonna Addolorata, mentre a Grotte di Castro si erge la Basilica Minore della Madonna del Suffragio. Per un periodo limitato, sarà inoltre aperto ai pellegrini il suggestivo Santuario del Crocefisso di Castro.
I fedeli potranno conseguire l’indulgenza giubilare seguendo le consuete indicazioni e le disposizioni stabilite dalla Penitenziaria apostolica, partecipando alle celebrazioni e immergendosi in un percorso di preghiera e riconciliazione.