Gli alieni del Bioparco di Roma
“Mostra dei pesci alieni”. La nuova area espositiva e didattica del Bioparco di Roma
Negli ultimi anni si è assistito ad un cambiamento progressivo del clima che ha interessato vaste aree del pianeta. L'innalzamento delle temperature che, purtroppo, ha riguardato anche mari e oceani, non ha risparmiato il nostro Mediterraneo con conseguenze inevitabili difficili da arginare come la migrazione di diverse specie di pesci tropicali nelle nostre acque.
La Mostra dei Pesci Alieni, la nuova area tematica del Bioparco di Roma, è nata per avvicinare il grande pubblico a questi temi, ormai, di stretta attualità. Gli acquari presenti all'interno della struttura raccolgono decine di “pesci alieni” che hanno cominciato a popolare il Mediterraneo ai danni delle specie tipiche del Mare Nostrum.
Ivanandrea Menchinelli e Francesco Bellavista sono i curatori della mostra e la loro passione per il mare è raccontata dalla accuratezza nella gestione delle vasche che ospitano pesci, meduse e crostacei anche d’acqua dolce.
“Abbiamo voluto denunciare il grande cambiamento che sta avvenendo nelle acque del nostro mare, spiegano Menchinelli e Bellavista. Insieme al reparto scientifico del Bioparco di Roma, continua Menchinelli, abbiamo voluto far conoscere alcune delle specie animali che negli ultimi anni hanno cominciato a popolare il Mediterraneo provocando inevitabili squlibri.”
Come sono arrivati gli “alieni” nel Mare Nostrum?
“La temperature delle acque si è innalzata, continua Menchinelli, e questo ha favorito la migrazione di specie tropicali. Le sentine delle navi e il Canale di Suez sono altre possibili strade di accesso senza dimenticare l’uomo che, in diversi casi, si è reso responsabile dell’importazione di animali esotici per le più svariate motivazioni.”
Le sale della mostra sono arricchite da schede informative sulle specie esposte.
“L’educazione ambientale, hanno continuato i curatori, è tra le priorità della mostra così come del Bioparco. Alcune delle specie aliene che si sono stabilite nel Mediterraneo si cibano di quelle autoctone che, totalmente impreparate, soffrono la novità presente nel loro habitat”.
Non è stato dimenticato un altro aspetto fondamentale legato al mare e alle sue creature, quello della pesca. “Le problematiche legate alla pesca industriale e alle specie in via di estinzione come i grandi predatori marini, hanno concluso, è un capitolo importante che non poteva venire non rappresentato. Gli squali, ad esempio, sono all’apice della catena alimentare e regolano la vita stessa degli oceani. Così abbiamo voluto dedicare uno spazio allo squalo più noto e temuto di tutti, il grande squalo bianco. Il fotografo e studioso Remo Sabatini ci ha fornito alcune delle sue immagini esclusive girate nel corso delle sue spedizioni dedicate allo squalo bianco che, negli ultimi anni, è stato decimato dall’uomo”.
La mostra è aperta tutti i giorni.