Chi non ricorda quelle pubblicità che ci hanno fatto canticchiare, sognare e, talvolta, anche riflettere? Dalle prime inserzioni sui giornali ai moderni spot digitali, la pubblicità ha sempre saputo catturare la nostra attenzione e lasciare un segno indelebile nella nostra memoria.
Dalla carta stampata al piccolo schermo
Tutto ha inizio nel 1600, con le prime proposte commerciali pubblicate sui giornali. È però con l’avvento della radio e, soprattutto, della televisione che la pubblicità ha davvero preso il volo, raggiungendo milioni di persone in modo immediato ed efficace.
Spot iconici che hanno fatto la storia
Tra i tanti spot che hanno segnato un’epoca, alcuni si sono distinti per la loro originalità, creatività e capacità di rimanere impressi nell’immaginario collettivo.
- Lo Zio Sam: un’icona della propaganda bellica, il celebre poster che invitava gli americani ad arruolarsi nell’esercito, è ancora oggi uno dei simboli più potenti della comunicazione visiva.
- Il Babbo Natale di Coca-Cola: prima di Coca-Cola, l’aspetto di Babbo Natale non era consolidato. In alcune illustrazioni aveva dei lineamenti elfici, in altre era molto alto e, soprattutto, vestiva spesso di verde. Il marchio americano però nel 1931 l’ha reso il panciuto e gioioso vecchietto vestito di rosso che conosciamo oggi.
- Apple: “Think different”: la pubblicità di Apple per presentare il Macintosh nel 1984 rimarrà probabilmente per sempre nella storia del marketing. In quel periodo il settore era dominato da IBM e la casa Californiana mirava ad abbattere il conformismo e la standardizzazione con un richiamo a 1984 di George Orwell.
- Barilla: “Dove c’è Barilla, c’è casa”: a cavallo tra gli anni ‘80 e 90’, Barilla ideò diversi spot con il claim che ha fatto la storia del marchio di pasta. Uno dei più famosi della serie vedeva una bambina con l’impermeabile giallo che salva un gattino in una giornata di pioggia. Un’immagine che ha legato indissolubilmente il brand al calore familiare.
- Ferrero Rocher: “Ambrogio, ho un leggero languorino, la mia non è proprio fame, è più voglia di qualcosa di buono.” La campagna di Ferrero Rocher con il maggiordomo Ambrogio è sicuramente tra gli spot pubblicitari che più sono rimasti nella mente dei consumatori italiani, e che ancora oggi utilizzano la frase iconica per scherzare e divertirsi tra amici.
- Dulco: nel 2009 Dulco ha rilasciato una pubblicità che gli ha fatto guadagnare anche un Leone d’Argento a Cannes. Nello spot si vede una donna che sta per partire per un lungo viaggio e che si ferma a salutare il marito e i figli in modo commovente. Tuttavia, una volta aperta la porta, in realtà scopriamo che si sta dirigendo al bagno. Questo spot ha illustrato con ironia quanto tempo è necessario alle persone con stitichezza per evacuare. Una trovata originale e divertente con cui Dulco ha dimostrato che si può parlare di argomenti tabù anche con leggerezza.
Perché ricordiamo ancora questi spot?
Ma cosa rende così speciali questi spot pubblicitari? Probabilmente la capacità di creare un universo narrativo coerente e riconoscibile, di utilizzare un linguaggio semplice e diretto e di sfruttare al meglio i mezzi a disposizione, catturando l’essenza del loro tempo, riflettendo i gusti, le mode e le aspirazioni di chi le vede.