Il popolo italiano e non solo dovrebbe chiedere scusa al senatore semplice Renzi, come preferisce definirsi. Attaccato e fatto passare dai Cinque stelle e dal Partito Democratico come quello che voleva più poltrone in cambio di un appoggio al governo di incompetenti. Dipinto da tutti come un politico irresponsabile per aver creato una crisi di governo in piena pandemia. Il senatore semplice di Scandicci sembrerebbe il più antipatico e meno popolare rispetto all’avvocato del popolo e a tanti altri politici.
Ebbene ha dimostrato di essere un politico di talento, maestro di tattica. Un cavallo di razza, un purosangue. Ha fatto dimettere la Bellanova, la Bonetti e Scalfarotto che hanno rinunciato alle loro poltrone per mettere in evidenza i limiti del governo presieduto dall’avvocato venuto dal nulla. Quanti ringraziamenti ci vorrebbero per il gruppo di Italia Viva al Senato e alla Camera dei deputati che hanno tenuto un comportamento consapevole e serio. Nonostante i tanti insulti e con l’apertura del mercato delle vacche. I facilitatori hanno promesso di tutto e di più, ma non sono rimasti affascinati dal richiamo delle sirene.
La politica quella vera con la P maiuscola imperniata di passione, di ideali e concentrata a raggiungere il bene comune della collettività questo ci regala. Non tutti saranno pronti a riconoscere i meriti del senatore Renzi; comunque il tempo gli darà sicuramente ragione. Il Partito Democratico per seguire il copione di quel tal Rocco del Grande fratello ha rinnegato e offeso il senatore Renzi. Quanti hanno utilizzato l’argomento COVID per nascondere a tutta la popolazione i veri limiti del governo presieduto da Giuseppe Conte. Il quale dovrebbe chiedere scusa e non presentarsi più in politica né tantomeno per ottenere incarichi.
Stanno provando a inserire Conte nel collegio senatoriale di Siena lasciato libero da Pier Carlo Padoan, il quale assumerà la presidenza di Unicredit. Fortunatamente i dirigenti locali del Partito Democratico si sono opposti facendo naufragare le velleità dell’avvocato. Ora tutti corrono verso Draghi. Dobbiamo pretendere la competenza al Governo. Per chi sarà chiamato a governare, la regola uno vale uno non è applicabile. Per una infinità di motivazioni valide: cultura, capacità, professionalità ed esperienze.
Chissà se gli italiani elettori pentastellati hanno fatto il mea culpa accorgendosi magari in ritardo da chi eravamo governati. Hanno perso del tempo a odiare Renzi e hanno messo in atto le peggiori iniziative per eliminarlo politicamente. Elettori e cittadini italiani dobbiamo essere grati e riconoscenti al senatore Renzi per il coraggio che ha dimostrato nel mandare a casa quei fannulloni, regalandoci una persona capace e stimata in tutto il mondo come Mario Draghi. Bravo Renzi senatore semplice di Scandicci. (Foto d’archivio dal sito del Quirinale).
Cesare Giubbi
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