Una tranquillo pomeriggio presso un maneggio in località Maiotini, si è trasformato in un incubo. Un bambino di sei anni è rimasto vittima di un grave incidente a cavallo, avvenuto nel pomeriggio di sabato 19 Ottobre. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo sarebbe stato disarcionato dal suo cavallo a seguito di un improvviso spavento dell’animale, forse causato da spari di fucile nelle vicinanze, presumibilmente provenienti da cacciatori.
L’incidente si è verificato in maniera repentina, lasciando i presenti sotto shock. Il bimbo ha perso i sensi dopo la caduta, riportando traumi gravi che hanno richiesto l’immediato intervento dei soccorsi. I testimoni, nel panico, hanno allertato subito il 118, che ha attivato la centrale operativa di Colleferro. Il personale sanitario è giunto rapidamente sul posto, fornendo i primi soccorsi al piccolo, che versava in condizioni preoccupanti.
La gravità della situazione ha reso necessario l’intervento immediato di un’auto medica di Artena, seguita a breve dall’elisoccorso Pegaso proveniente da Latina. Grazie alla prontezza dell’équipe medica, il bambino è stata stabilizzato in loco prima di essere trasportato in elicottero all’ospedale Gemelli di Roma con un codice rosso, segnalando la criticità delle sue condizioni. La priorità assoluta, in questi casi, è stata evitare qualsiasi ulteriore compromissione dello stato del bambino durante il trasferimento verso un centro specializzato.
Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine, per fare chiarezza sulle circostanze esatte dell’incidente. Al momento, una delle ipotesi principali sarebbe il coinvolgimento di cacciatori che, impegnati in una battuta nelle vicinanze, avrebbero inavvertitamente causato il panico tra gli animali del maneggio. Gli spari uditi nei dintorni del maneggio potrebbero aver fatto imbizzarrire il cavallo che il bambino stava montando, provocando la caduta che ha avuto conseguenze così serie.
L’intera comunità di Artena è scossa dall’accaduto. La zona di Maiotini, nota per la presenza di maneggi e attività all’aperto, è solitamente frequentata da famiglie e bambini, in cerca di un’esperienza a contatto con la natura e gli animali. L’idea che una giornata all’aria aperta possa trasformarsi in tragedia è un pensiero che colpisce duramente gli abitanti del luogo, molti dei quali si sono riuniti nelle vicinanze per esprimere la propria vicinanza e preoccupazione.
Mentre le indagini continuano per accertare con esattezza la dinamica dei fatti, la priorità rimane la salute del bambino, ora nelle mani dei medici del Gemelli. Le sue condizioni restano critiche, ma tutti sperano in un esito positivo. L’incidente solleva anche interrogativi sulla sicurezza nelle zone rurali dove, purtroppo, la convivenza tra attività ricreative come l’equitazione e la caccia può dar luogo a rischi imprevedibili.
Roberto Spaziani
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