Si fa strada anche in Italia l’ipotesi di un Green Pass sul modello francese, obbligatorio per entrare ai trasporti pubblici, stadi, palestre, discoteche, per accedere a musei e mostre, convegni, forse anche per ristoranti che hanno soltanto disponibilità di posti al chiuso. Insomma il documento potrebbe diventare obbligatorio in tutti i luoghi a rischio assembramento. Il Certificato, ricordiamo, deve dimostrare di essere stati vaccinati o di essere negativi al Covid-19. Ma forse il pass potrà essere rilasciato solo a chi avrà completato il ciclo vaccinale rendendo sia di fatto che formalmente il vaccino obbligatorio. Il rilascio del Certificato verde potrebbe essere autorizzato perciò solo dopo la seconda dose.
L’obiettivo e dunque rendere l’uso del pass esteso e concreto, per incrementare il numero di persone che decidono di vaccinarsi. All’interno del governo Draghi voci discordanti. Il ministro della Salute Roberto Speranza e la titolare degli affari regionali Mariastella Gelmini auspicano il potenziamento nell’applicazione del certificato, anche il Partito democratico sembra favorevole all’obbligo del Green pass mentre tra chi respinge l’ipotesi senza se e senza c’è Matteo Salvini.
“Prevedere il green pass oggi per andare a prendere un caffè al bar o al ristorante è una valutazione che a mio avviso in questo momento non è necessaria. Lo ha detto a Sky TG24, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. “Dobbiamo confidare nel senso di responsabilità dei cittadini, continuare a incentivare la vaccinazione e per il green pass un conto è se parliamo di stadi o luoghi affollati e discoteche, ma pensarlo per andare a mangiare una pizza è forse una misura eccessiva. Dovremo valutarlo, vedremo i dati nelle prossime settimane. Se questa è la direzione dovremmo dire con coraggio di pensare all’obbligo vaccinale, non è che possiamo passare sotto mentite spoglie questa iniziativa. Se riteniamo che la strada sia l’obbligo vaccinale dobbiamo dirlo agli italiani con chiarezza e assumerci la responsabilità”
Dall’opposizione: “Fratelli d’Italia respinge l’imposizione dell’utilizzo del Green pass per uscire, per andare al cinema, al teatro o al ristorante e riprendersi la propria vita sociale. È un’idea terrificante nonché anticostituzionale. Le libertà individuali sono sacre ed inviolabili”. Lo ha detto il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia al Senato, Isabella Rauti, ai microfoni del Tg1. La leader Meloni definisce l’ipotesi “follia anticostituzionale” e di “idea raggelante”.
La soluzione Macron in Italia “mi piacerebbe” perché “il green pass rappresenta la possibilità di continuare a lavorare, vivere e divertirsi mantenendo attenzione”. Così Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano e membro del Cts nella regione Lombardia.
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