Grottaferrata, gioiello dei Castelli Romani con una storia molto speciale

Una storia molto speciale quella di Grottaferrata, nata attorno a un’abbazia e non a un castello di un sovrano potente

Grottaferrata

Grottaferrata, Abbazia di San Nilo

Grottaferrata è uno dei comuni più eleganti dei Castelli Romani con una storia che lo distingue da tutti gli altri. In epoca romana questa area era occupata da ville dei ricchi aristocratici romani come Marco Tullio Cicerone e proprio su molte di queste sono poi nate le famose Ville Tuscolane.

Nel V secolo DC, sui ruderi di una di queste ville romane, nacque il piccolo borgo di “Crypta Ferrata”. Da menzionare le famose catacombe Ad Decimum con oltre 1000 tombe decorate con pitture murali.

Grottaferrata e l’Abbazia di San Nilo

Ma la storia del borgo per molti secoli coincide con la storia della maestosa abbazia fondata da San Nilo. Un abbazia più volte saccheggiata: da Guglielmo I, Federico Barbarossa e Federico II di Svevia.

L’abbazia era stata fondata nel 1004 da San Nilo da Rossano, dei monaci greci basiliani, fuggito dalla Calabria a causa delle incursioni saracene. Nel 1037, papa Benedetto IX le concesse dei beni ad Albano e Callisto II dichiarò l’abbazia soggetta esclusivamente alla Santa Sede.

Il monastero nato su un terreno donato dai Conti di Tuscolo giunse a possedere terreni vastissimi che andavano da Albano fino alla Labicana.

Nel 1462, Pio II diede l’abbazia in commenda e il cardinale Giuliano della Rovere costruì la cinta muraria merlata dotata di camminamento di ronda, probabilmente su disegno di Giuliano da Sangallo o del Bramante.

Una straordinaria biblioteca con 50 mila volumi

L’abbazia segue ancora oggi il rito bizantino e al suo interno c’è una importante Biblioteca con 50.000 volumi, un famoso Laboratorio di Restauro del Libro Antico che ha restaurato il celebre “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci, e un Museo Archeologico.

Nel 1856 nacque la Società Anonima delle Cartiere di Grottaferrata e Subiaco in cui si stampavano le banconote dello Stato Pontificio.

Ma torniamo al Cinquecento quando i prelati sceglievano i Castelli Romani per i loro soggiorni. Una passione che ha portato alle famose e splendide Ville Tuscolane fra le quali Villa Grazioli e Villa Gavotti – Gioacchini.

Per gli amanti della storia medievale, facendo passeggiate in campagna si possono incontrare i resti delle maestose mura del Borghetto di Grottaferrata. Un castello edificato intorno al IX od al X secolo dai Conti di Tuscolo e che venne acquisito nel 1473 dall’Abbazia di San Nilo in cambio del feudo di Ariccia.

Ma si possono incontrare anche gli Scavi Archeologici di Tusculum, una città latina, romana e medievale. Rasa al suolo nel 1191 per aver dato asilo alle milizie di Federico Barbarossa. Si riconoscono: l’Acropoli, il Foro (I secolo) con il Teatro romano e l’Anfiteatro (II secolo).

Qui è stato girato una parte della serie televisiva de Il nome della Rosa. Tra gli eventi, da non perdere la famosa Fiera di Grottaferrata che ha origini medioevali ed è strettamente legata all’Abbazia di San Nilo.

Claudia Bettiol

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