Il 27 dicembre 1922 il Minkstero della Pubblica Istruzione inviò a tutti i regi Provveditori agli studi una lettera circolare con la quale veniva richiesto: " […] che le scolaresche d'Italia si facciano iniziatrici di un'idea nobilissima e pietosa: quella di creare in ogni città, in ogni paese, la "Strada o il Parco della Rimembranza". Per ogni caduto nella grande guerra, dovrà essere piantato un albero; gli alberi varieranno a seconda della regione, del clima, dell'altitudine […]". La proposta di creare nei centri abitati d'Italia un Parco o un Viale della Rimembranza, per ricordare e onorare i caduti della prima guerra mondiale, fu avanzata da Dario Lupi, allora sottosegretario alla Pubblica Istruzione. Lupi si ispirò all'esempio canadese della città di Montreal, dove dopo la Grande Guerra era stata creata una strada della Rimembranza fiancheggiata da alberi. Il giorno successivo all'uscita della prima circolare, il 28 dicembre 1922, il Ministero pubblicò una seconda circolare nella quale vennero illustrate le "norme per la costituzione dei Viali e Parchi della Rimembranza" : "[…] tre regoli di legno dei tre colori della bandiera nazionale, descrivano un tronco di piramide triangolare e siano tenuti fissi da sei traversine sottili di ferro […], uno dei regoli e precisamente quello colorato in bianco, più lungo degli altri, dovrà portare a 10 cm dall'estremità superiore una targhetta in ferro smaltato, con la dicitura: In Memoria
Del ( grado, nome e cognome) Caduto nella Grande Guerra Il ( data ) A ( nome della battaglia )".
Già nel 1923 furono inaugurati in Italia 1048 Viali o Parchi della Rimembranza. Il corpo insegnante era tenuto a collaborare con i Comuni, per formare l' elenco dei caduti, attingendo le notizie dal Comune o dal distretto militare. Stabilito il numero degli alberi da piantare, l'autorità municipale sceglieva il luogo dove fare la piantagione. Il rito doveva essere compiuto dalle scolaresche affinché manifestassero la riconoscenza ai caduti della propria città. Tali selve votive rappresentavano la "spirituale comunione tra vivi e morti per la Patria, luoghi sacri al culto della Nazione, dove i fanciulli si sarebbero educati alla santa emulazione degli eroi". Venne istituita anche una guardia d'onore, formata da scolari, a cui venne affidata la cura delle selve votive. Successivamente, il 21 marzo del 1926, i Viali e i Parchi della Rimembranza furono dichiarati pubblici monumenti.
PARCO DELLA RIMEMBRANZA DI GROTTAFERRATA. La mattina del 12 aprile 1923 venne inaugurato, al "Prato delle Sorgenti" di Poggio Tulliano, il Parco della Rimembranza di Grottaferrata. Alla cerimonia furono presenti numerose personalità influenti, tra cui il deputato Giuseppe Bottai, il capitano Ettore Viola, e persino lo stesso Dario Lupi. Il Parco è caratterizzato dalla presenza di un momumento che si innalza al
centro di un ampio spazio semicircolare incorniciato da due filari di lecci. Il monumento è costituito da un dado in muratura, rivestito da 17 epigrafi e numerosi elementi architettonici antichi databili tra il I ed il III sec d. C., sormontato da una colonna a fusto liscio in marmo bigio con incisi i versi reinterpretati di Giacomo Leopardi de "All'Italia".
Cosi recitava il manifesto con cui l'allora sindaco Avv. Filippo Santovetti, invitava i cittadini a partecipare alla cerimonia di inaugurazione:
"Cittadini,Giovedì 12 corrente si inaugurerà il Parco della Rimembranza che il Governo Nazionale ha voluto sorgesse in ogni Comune d'Italia, onde perpetuare con un simbolo perenne di vita tutti Coloro che hanno immolato la loro giovinezza perché l'Italia nostra rifulgesse di maggiore gloria e assurgesse ai fastigi superiori di grandezza e nobiltà. Tutti quel giorno devono trovarsi riuniti per affermare il sentimento di
riconoscenza della Patria ai propri figli di Grottaferrata che non sono più, ma il ricordo dei quali, nel simbolo degli alberi sempre verdi, deve rimanere imperituro nei cuori e nelle menti della Generazione presente e delle future…Accorrete numerosi e compatti ad onorarne la memoria ed il sacrificio che
hanno fatto della vita Loro per la grandezza della Patria, per la vostra stessa grandezza come italiani."
Sabato 27 settembre 2014 si terrà una giornata di celebrazioni al Parco della Rimembranza di Grottaferrata; 100 anni sono passati dalla Grande Guerra. Sarà officiato un Requiem per i caduti.
Questo il programma in dettaglio della giornata celebrativa:
Ore 9,00 : Alzabandiera nella piazzetta Eugenio Conti;
Ore 9, 30: Santa Messa officiata da P. Bessarione Cuocci, Parroco dell'Abbazia di S. Nilo, presso la Basilica di S. Maria delle Grazie in Grottaferrata, con esposizione della Reliquia di Don Secondo Pollo, Cappellano militare alpino, elevato agli onori degli altari da Papa Giovanni Paolo II;
Ore 10, 30: Partenza del corteo , accompagnato dalla fanfara degli alpini di Borbona, lungo le vie del paese, con sosta e deposizione della Corona d'alloro al monumento dei Caduti in Piazza Cavour;
Ore 11, 30 : Arrivo del corteo al Parco della Rimembranza, con deposizione della Corona d'alloro ed inaugurazione delle targhette commemorative con i nomi dei caduti, a seguire avverrà la cerimonia di piantumazione dei 4 lecci mancanti e la celebrazione del "Rito dell'Appello"; Ore 13, 00 : Appuntamento ai ristoranti convenzionati per il pranzo.
Si ringrazia il Comitato Organizzativo del Parco della R. Di Grottaferrata e il suo Presidente Daniele Consoli per la preziosa collaborazione.
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