5418 cartelle cliniche sono state sequestrate dai Nas presso la Casa di Cura Ini di Grottaferrata, su disposizione della Procura di Velletri. Ma non solo, anche moltissime pratiche su fatturazioni, liquidazioni e i registri delle attività ambulatoriali e nelle sale operatorie. Un ingente numero di documenti che i magistrati, dopo alcune verifiche avviate dalla Regione, hanno ora intenzione di “controllare” per scongiurare che le schede di dimissione delle cartelle cliniche venissero sistematicamente falsate col fine di ottenere rimborsi regionali “facili”.
L’inchiesta, come riporta l’ANSA, vede indagate 10 persone tra dirigenti della struttura e personale medico per i reati di truffa e falso: il sospetto è che, dal 2012 al 2017, gli indagati abbiano falsamente attestato sulle schede di dimissione interventi diversi da quelli realmente effettuati. Il motivo? Per ottenere rimborsi “facili” dalla Regione Lazio: ad esempio, dichiaravano di aver somministrato tramite iniezione o infusione venosa alcuni agenti terapeutici, quando in realtà si era data al paziente una terapia orale.
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