Circa 1.300 persone, esponenti delle imprese, dei sindacati e del centrosinistra, per la presentazione del resoconto del primo anno di governo della città del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica il sindaco ha ripercorso le tappe ma anche annunciato tempistiche dei progetti per il futuro. Dai rifiuti ai trasporti, alla lotta alla criminalità organizzata fino alla sicurezza, anche stradale. Per il sindaco, che ha dichiarato di aver trovato una macchina amministrativa “ferma” Roma sta ripartendo e “pensiamo di aver dato un contributo a questo cambio di passo della città, dal Campidoglio e dai Municipi con 593 atti di Giunta e 108 deliberazioni dell’Assemblea Capitolina che ringrazio, sia la maggioranza che le opposizioni, per l’impegno e il contributo”.
Ma Gualtieri ha anche ammesso: “Ci sono settori, troppi, in cui siamo ancora sotto la sufficienza”, però “tra un anno contiamo di presentare risultati ancora migliori, anche se tutti viviamo l’angoscia di una guerra terribile le cui conseguenze economiche si fanno sentore sulle famiglie e sulle imprese”. Un pensiero alla pace in Ucraina: “Il nostro auspicio è che la voce del popolo della pace trovi ascolto e l’Europa e la comunità internazionale riescano a percorrere la difficile strada della diplomazia, che deve andare di pari passo col sostegno e la vicinanza all’Ucraina e al suo popolo. Una vicinanza che la città ha già concretamente dimostrato, attraverso manifestazioni di solidarietà e l’accoglienza di circa 15.000 profughi”.
E poi un pensiero al padre di Francesco Valdiserri, 18enne ucciso da un’auto lanciata a folle velocità sulla via Cristoforo Colombo, e a cui è seguito un lungo applauso. Sulla sicurezza stradale “abbiamo messo in campo un primo pacchetto di interventi specifici – ha detto il sindaco -.
Nei giorni scorsi abbiamo iniziato a incrementare i controlli sulle strade con autovelox, tutor ed etilometri e proprio ieri, ho discusso col nuovo prefetto Frattasi, che voglio salutare e a cui rivolgo i migliori auguri, di come rafforzare il coordinamento tra tutte le forze di polizia”. E nonostante le polemiche di oggi sul termovalorizzatore, alzate dal presidente del M5s, Giuseppe Conte, e che sta spaccando l’alleanza in vista delle elezioni regionali, nessun passo indietro sul piano rifiuti.
“Ho redatto e presentato il nuovo piano rifiuti di Roma, che è stato sottoposto a Vas e che sarà approvato definitivamente entro novembre. Il piano consentirà di rendere finalmente Roma autonoma per il trattamento delle diverse filiere dei rifiuti permettendo di aumentare il riciclo e il recupero energetico, di risparmiare ingenti risorse e di abbattere di oltre il 90 per cento le emissioni di Co2, portando il conferimento in discarica dal 30 al 3 per cento”, ha detto il sindaco.
“Supereremo così – ha aggiunto – i più ambiziosi obiettivi europei, e porremo fine alla vergognosa processione di tir, treni e navi che ogni giorno porta i rifiuti di Roma in tutta Italia e in tutta Europa. Per raggiungere questi risultati il piano prevede due impianti di selezione delle frazioni secche, due biodigestori anaerobici e un termovalorizzatore da 600mila tonnellate per la frazione indifferenziata basato sulla migliore tecnologia per il recupero energetico, il riciclo delle ceneri, il controllo delle emissioni”. I tempi: “Contestualmente all’approvazione definitiva del piano rifiuti per Roma, entro novembre, procederò ad autorizzare la pubblicazione della manifestazione di interesse che avvierà la procedura per la realizzazione del termovalorizzatore, che potrà vedere l’aggiudicazione della gara entro l’estate e l’apertura del cantiere entro la fine del 2023″.
Infine sui trasporti “all’inizio del 2023 sarà indetta la gara del lotto Termini-Venezia della Tva e saranno aggiudicate le Tranvie Togliatti, Verano, Tiburtina e Termini Giardinetti e completate le progettazioni per le altre 7 tranvie”. Tra i presenti in sala tutti gli assessori della giunta e i consiglieri della maggioranza di centrosinistra, dal Pd alla lista Civica Gualtieri a Sinistra civica ecologista, Roma futura ed Europa Verde. I 14 presidenti dei municipi di centrosinistra e molti volti noti del Pd: il segretario del Lazio, Bruno Astorre, il segretario romano Andrea Casu, la consigliera regionale Michela Di Biase, il deputato Claudio Mancini. Ancora tra i dirigenti delle società controllate da Roma Capitale, Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, Daniele Pace, presidente di Ama, Alberto Zorzan, direttore generale di Atac.
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