Guida Michelin 2025: Roma e Lazio tra nuove stelle e riconferme
La Guida Michelin 2025 ha svelato i suoi nuovi riconoscimenti, celebrando la straordinaria gastronomia italiana
La Guida Michelin 2025 ha svelato i suoi nuovi riconoscimenti, celebrando la straordinaria gastronomia italiana. Durante la cerimonia al Teatro Pavarotti di Modena, sono stati premiati ben 393 ristoranti italiani, con l’ingresso di 33 nuove stelle, 2 nuovi ristoranti con due stelle e un nuovo tre stelle. La selezione di quest’anno, arricchita da 130 nuove assegnazioni, testimonia il dinamismo della cucina italiana, sempre più attenta alla sostenibilità e agli ingredienti locali, privilegiando piccoli produttori.
Tra i premiati spicca “Achilli al Parlamento”, rinomata insegna romana che ottiene la sua prima stella Michelin. “Dopo 50 anni di storia, il nostro scopo era quello di riuscire a traghettare la nostra realtà attraverso il tempo e superare le immagini preconcette che il pubblico, soprattutto i giovani, hanno di Achilli“, ha affermato Daniele Tagliaferri, co-titolare del ristorante. “Siamo felici, entusiasti ed emozionati“. Chef Pierluigi Gallo ha aggiunto: “Questa Stella Michelin significa molto per me. Ho sempre lavorato sulle critiche costruttive per superare i limiti, rimanendo fedele alla mia idea di cucina“.
Le riconferme romane
Roma riconferma il suo posto tra le eccellenze culinarie, mantenendo la prestigiosa presenza di ristoranti stellati. A tre stelle brilla La Pergola di Heinz Beck, mentre due stelle vanno ad Acquolina, Il Pagliaccio ed Enoteca La Torre. Diverse insegne continuano a splendere con una stella: All’Oro di Riccardo Di Giacinto, Aroma di Giuseppe Di Iorio, Glass Hostaria di Cristina Bowerman, Idylio by Apreda di Francesco Apreda, Il Convivio Troiani di Angelo Troiani, Imàgo all’Hotel Hassler, Marco Martini Restaurant, Moma, Orma Roma di Roy Caceres, Per Me Giulio Terrinoni, Pipero, Pulejo e Zia di Antonio Ziantoni.
Ciociaria e Provincia di Roma brillano
Anche il resto del Lazio si distingue per l’elevato livello culinario. A una stella troviamo Colline Ciociare (Acuto), Sintesi (Ariccia), Il Tino e Pascucci al Porticciolo (entrambi a Fiumicino), Marco Bottega Ristorante (Genazzano), Antonello Colonna (Labico), Mater1apr1ma (Pontinia), Acqua Pazza (Ponza), La Trota (Rivodutri), Essenza (Terracina) e La Parolina (Trevinano). La provincia di Latina riconferma le sue stelle con Mater1apr1ma a Pontinia, Acqua Pazza a Ponza ed Essenza a Terracina, mentre i Castelli Romani vedono premiato Sintesi ad Ariccia.
Nessun ristorante della capitale è entrato quest’anno nella lista delle “stelle green“, ovvero quei locali che si distinguono per un impegno particolare verso la sostenibilità ambientale. Tuttavia, eccelle nella gestione del servizio: il “Best Service Award” è stato assegnato a Vanessa Melis del ristorante Pascucci al Porticciolo di Fiumicino. Infine, nel Lazio spicca anche l’ottimo rapporto qualità-prezzo: tra i Bib Gourmand (che premiano ristoranti dove si mangia bene a prezzi accessibili) si distingue la Trattoria della Fortuna a Monterotondo.