Riceviamo e pubblichiamo da parte degli imprenditori del Distretto industriale del Travertino romano una lettera scritta in relazione alla difficoltà che rilevano nel costruire un rapporto di chiarezza con il Comune di Guidonia al fine di salvaguardare sia il lavoro di centinaia di lavoratori che lo straordinario valore rappresentato dal Travertino romano e dalle imprese che negli anni lo hanno estratto e distribuito in Italia e nel mondo. Rimaniamo sempre stupiti quando un’amministrazione pubblica si pone pregiudizialmente come un ostacolo alla produttività e allo sviluppo. Se esistono motivi reali di difformità rispetto alle regole, che vengano sanate in collaborazione con le imprese, con uno spirito reale di sinergia al fine di trovare il modo migliore. Altri metodi sono pelosi e fanno pensare ad una amministrazione che si pone contro il cittadino. Ecco il testo della lettera:
“Il Settore del Travertino Romano, malgrado abbia esposto in diversi incontri con il Comune di Guidonia le difficoltà in cui verte, a causa dell’eccessiva burocratizzazione dei processi autorizzativi per le attività estrattive, nonché di recupero ambientale e di stoccaggio provvisorio/definitivo, sia per le cave che per i laboratori, non ha avuto ancora nessun riscontro, se non l’emissione da parte del settore competente, di diverse proposte di parere negativo al rilascio delle autorizzazioni. Questa situazione ha già creato una condizione di incertezza e instabilità, una contrazione degli investimenti e un vistoso calo della produzione, costringendo alla chiusura molte cave e laboratori di trasformazione, con una conseguente perdita di posti di lavoro, che sta innescando preoccupanti condizioni socio-economiche nell’ambito del Distretto Industriale del Travertino Romano.
Le Organizzazioni Sindacali il 4 aprile hanno proclamato lo sciopero di tutte le maestranze che ha portato il Sindaco di Guidonia Montecelio ad impegnarsi a costituire un tavolo di confronto con le forze sociali per trovare soluzioni, anche attraverso l’interessamento della Regione Lazio. Malgrado la Regione Lazio abbia emesso pareri e diramato una circolare chiarificatrice che risolve le criticità per il rilascio delle autorizzazioni, nulla è cambiato. Lunedì, al tavolo di concertazione, l’Amministrazione comunale, dopo quasi due mesi, ha disatteso ogni impegno avendo già da tempo impugnato i provvedimenti regionali e continuato a emettere dinieghi al proseguimento delle attività, senza che i componenti al tavolo ne fossero informati.
Le Organizzazioni Sindacali, congiuntamente con le associazioni imprenditoriali, hanno avanzato proposte per garantire lavoro, ambiente e sviluppo, che purtroppo sono tristemente giacenti nei cassetti dell’Amministrazione comunale. Gli imprenditori e le Organizzazioni Sindacali denunciano una situazione di grande tensione sociale oramai difficilmente governabile”.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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