Un esempio perfetto di quando l'amore diventa ossessione, se non vera e propria follia. La storia accaduta a Villalba di Guidonia non può che portare a compiere questo tipo di considerazioni. I fatti risalgono allo scorso 7 aprile e il protagonista della vicenda è un romeno di 27 anni che non si rassegnava alla fine della storia con l ex convivente dalla quale aveva avuto una figlia di un anno.
L'uomo, che si trovava in carcere, ha pensato bene di organizzare il rapimento della piccola per convincere la compagna a tornare con lui. Il malvivente ha potuto contare sulla collaborazione di varie persone, tra le quali anche alcuni parenti, in particolare la sorella.
Così, la povera donna si è trovata all'improvviso un gruppo di delinquenti che hanno tentato entrare con la forza nel proprio appartamento. Fortunatamente il peggio è stato evitato dall'intervento della Polizia, avvertita tramite una segnalazione anonima. I criminali sono stati pertanto costretti a fuggire, non prima di aver intimato alla ragazza di sporgere denuncia. Malgrado la minaccia la donna ha deciso di andare fino in fondo, consentendo agli agenti del Commissariato di Tivoli, diretti dalla dottoressa Mariella Chiaramonte di avviare le indagini, con l'ausilio del Commissariato di Celio.
Per prima cosa è stato monitorato il traffico telefonico del 27enne, dal quale è emerso che sin dai primi mesi del 2014 l'uomo perseguitava la ex con varie telefonate. Inoltre è emerso chiaramente che il malvivente aveva istruito i parenti su come effettuare il rapimento ma anche il coinvolgimento di un'altra delle sue sorelle, alla quale era stato dato il compito di dimostrare che la bambina, una volta rapita, fosse ancora in Italia, in modo da dimostrare che era stata abbandonata dalla madre, giustificando così la richiesta dell’affidamento esclusivo al Tribunale per i minori di Roma. Facendole fare un falsa attestazione, infatti, aveva detto alla donna di organizzare una visita in carcere con la propria figlia, facendola passare per la bambina rapita.
Fortunatamente, le indagini della Polizia hanno bloccato questo piano crudele ed efferato. Il Gip del Tribunale di Tivoli ha notificato in carcere un nuovo provvedimento cautelare al 27enne e un'analoga misura è stata adottata per una delle sue sorelle. L'altra, ossia quella che era incaricata di dimostrare l'abbandono del minore da parte della madre, è stata denunciata insieme a un fratello del romeno, che si trovava in casa la sera del tentato rapimento per controllare la bambina.
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