Copione visto e rivisto, quello andato in scena nel pomeriggio di Verona, con l’ennesimo pareggio (1-1) della Roma, scivolata dopo questa giornata malinconicamente a meno 9 dalla Juventus. Il sesto pari nelle ultime sette gare (media buona per la lotta salvezza) vede ancora le assenze ingiustificate di alcuni protagonisti: Gervinho e Pjanic su tutti.
Buone cose si sono viste dai soliti Totti e Nainggolan, con un Keita tornato a discreti livelli in mediana.
Davvero poca cosa l’apporto degli esterni bassi di difesa, una costante della stagione. Forse serviva intervenire maggiormente in quella zona del campo a gennaio, piuttosto che prendere attaccanti poco utili alla causa. Di seguito voti e giudizi dei protagonisti.
De Sanctis 6: Nulla può sulle sfortunate deviazioni che portano al gol del Verona, per il resto raramente viene chiamato in causa.
Florenzi 6: Gioca una discreta prima frazione di gara, salvo poi arrendersi al 40’ per un problema alla caviglia sinistra. L’ennesimo della stagione giallorossa. (dal 40’ Torodidis 6: Buona prova del greco, che mette in campo cuore e grinta per sopperire a qualche carenza tecnica. Riesce a sfornare diversi traversoni pericolosi e almeno dalla sua parte, qualche pericolo arriva. Salva sulla linea il possibile gol del vantaggio scaligero)
Manolas 6: Il centrale ex Olympiakos ingaggia un duello serratissimo con il bomber Luca Toni, cliente scomodo per qualunque difensore abbia a che fare con lui. Decisamente in miglioramento, nonostante le solite lacune nell’impostazione, mostrate anche oggi.
Astori 5,5: A volte fa venire i brividi quando perde palloni “bollenti” in zone pericolose del campo. E’ attento ed efficace in chiusura ma tecnicamente non è all'atezza di una grande squadra, e si vede dai molti palloni sprecati in tentativi di ripartenza.
Cole 5: Passo indietro rispetto all’ultima presenza, grazie alla quale si era dimostrato in crescita.
Spinta praticamente assente dalla sua parte per tutta la prima frazione, maggiore nella ripresa ma senza incidere più di tanto con traversoni e inserimenti. Dietro svolge il compitino e comunque sbaglia un paio di appoggi facili.
Keita 6,5: Buona prova del maliano dopo le ultime apparizioni opache, è lui il vero metronomo del centrocampo, è lui che prova a fare il Pjanic della situazione, smistando palloni a destra e a manca alla ricerca di spunti offensivi. Inoltre regala spesso giocate di classe, dribbling eseguiti con la scioltezza di un 20enne. Sfortunata la sua deviazione sul gol del Verona, ma di certo non gli sono imputabili colpe.
Nainggolan 6,5: L’ennesima grande prova. La conclusione di sinistro a pochi minuti dalla fine, dopo essersi liberato di due avversari e sopratutto un minuto dopo un grande ripiegamento difensivo, è l’emblema della sua partita e di quello che rappresenta. Arriva stanco perché getta il cuore oltre l’ostacolo, mordendo le caviglie degli avversari e tentando spesso conclusioni da fuori area. Se i compagni corressero la metà di quanto fa il belga, molti degli ultimi pareggi sarebbero stati evitati.
Pjanic 5: Non fa quello che dovrebbe fare, forse ha paura di provarci, forse non ne è più in grado. Sta di fatto che il fattore “fantasia” che lo scorso anno nasceva dai suoi piedi e risultava fondamentale per sbloccare alcune partite, ormai è sparito. Per le mansioni che svolge andrebbe bene anche Bradley, e magari è il momento di puntare su Paredes e Ucan. Al massimo possono esplodere, ma di certo non fare peggio di questo Pjanic. (Dal 36’ Verde: SV)
Ljajic 6,5: Il serbo come al solito è uno di quelli che ci mette più impegno, andando vicino al gol anche con giocate di notevole fattura. In crescita continua, l’impressione è che se intorno a lui le cose girassero come giravano l’anno scorso, il suo apporto sarebbe davvero devastante.
Totti 7: Il Capitano, in condizioni fisiche precarie, come al solito è in grado di regalare un barlume di luce nel buio cosmico che avvolge ormai perennemente il mondo giallorosso. Gol magistrale da fuori area, per i detrattori e per quelli che “segna solo su rigore”, ma purtroppo non per evitare l’ennesimo passo falso della squadra. (Dal 66’ Doumbia 5: Non ha ancora capito i movimenti che vuole da lui Garcia, estenuato nel provare a richiamarlo. Non vogliamo essere esagerati, sia chiaro, è necessario un periodo di ambientamento e il momento della squadra sicuramente influisce sulle sue prestazioni. Però per cattiveria e presenza in campo, praticamente nulla, ci sembra di vedere un Destro con la pelle un po’ più scura e nulla di più)
Verona – Benussi 6,5; Pisano 6, Moras 6, Marquez 5,5, Brivio 6; Ionita 5, Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 6,5; Gomez 6, Toni 6,5, Jankovic 7.
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