Hellas Verona-Roma è un’ulteriore battuta d’arresto per la Roma di Juric. Una partita da montagne russe, con i giallorossi sempre a inseguire e che quando sembrava girare a favore arriva la doccia fredda in contropiede a poco dal 90°. Quando si entra nel mese di novembre non ha ancora ottenuto due vittorie di fila in stagione.
Juric per Hellas Verona-Roma, altra sfida contro un squadra allenata in passato, conferma per intero la difesa e il centrocampo visti tre giorni fa contro il Torino, con la mediana formata da Le Fée e Koné. Unici cambi in attacco con il ritorno di Dovbyk al centro dell’attacco al posto di Dybala, in panchina con Pellegrini che torna titolare insieme a Soulé, nell’11 iniziale a quasi un mese dall’ultima volta (contro il Monza). Zanetti, reduce da tre sconfitte di fila e senza gli squalificati Tchatchoua e Belahyane espulsi a Lecce, sceglie un 4-2-3-1 con Tengstedt assistito dalla batteria di trequartisti composta da Suslov, Kastanos e Lazovic.
Inizio partita con la Roma che come spesso quest’anno tiene largamente il possesso del pallone, cercando la profondità per Dovbyk. Così come dopo 120 secondi quando l’ucraino va in rete ma evidentemente in fuorigioco. Al 12’ per lo stesso motivo annullato un gol anche a Zalewski che però dopo un minuto fa un errore determinante come nel match contro l’Inter.
Nel tentativo di cambiare gioco sulla linea mediana del campo sbaglia la misura del lancio. Sulla linea di passaggio c’è Tengstedt che intercetta facilmente, si invola verso la porta e trafigge Svilar in uscita. Hellas in vantaggio. La reazione della Roma e del giocatore polacco c’è. Al 25’ Zalewski da sinistra impegna con il piede Montipo’, sul pallone vagante Soulé, come un rigore in movimento, col mancino manda alto. Ma dopo 3 minuti i due si fanno perdonare. Dopo una buona costruzione Pellegrini calcia dal limite, tiro rimpallato su cui si avventa Zalewski che mette subito in mezzo un cross basso. Soulé arriva sul primo palo e stavolta ribadisce in rete col tacco. La Roma continua a premere e Zalewski, da posizione però complicata, calcia altissimo. Dopo la mezz’ora torna ad attaccare l’Hellas: al 33’ Tengstedt ci prova col mancino, tiro contratto da Ndicka vicinissimo al palo più lontano. Sul calcio d’angolo successivo Duda calcia a rientrare sul primo palo, Magnani di testa anticipa Svilar che non riesce ad uscire per un possibile blocco di Kastanos. Il Var non interviene e il gol viene convalidato. È l’ultima occasione nitida di una partita imprevedibile: all’intervallo Hellas avanti.
La Roma riparte dopo l’intervallo trovando nuovamente il gol del pareggio, stavolta in ripartenza, grazie al proprio centravanti. Dovbyk inizia e finisce l’azione: un suo appoggio sulla trequarti libera Manu Koné che fa partire l’azione, apre verso Celik che mette in mezzo un cross basso su cui arrivano Magnani e Dovbyk e la palla entra in rete. Check del Var ma l’ucraino parte in posizione regolare, siglando così il quarto gol in Serie A. Il 2-2 rende la partita ancora più senza padrone con le due squadre molto aperte e spazi su cui la Roma prova a fare male. Girandola di cambi con gli inserimenti di El Shaarawy, Dybala e Cristante e il successivo inserimento di Baldanzi al posto di Dovbyk: viene riproposto Dybala centravanti. Baldanzi strappa a permette la conquista di una punizione dai 20 metri, con Dybala che calcia di poco a lato.
I giallorossi pressano negli ultimi minuti (torna in campo anche Paredes al posto di Koné), ma a tre dalla fine arriva la doccia gelata per la squadra di Juric. In ripartenza sulla sinistra s’invola Rocha Livramento che, appena entrato, brucia Ndicka. Entra in area e appoggia per Harroui che stoppa di sinistro e in un amen se l’aggiusta per un destro che dal dischetto del rigore mette la palla all’angolino. Verona per la terza volta in vantaggio.
Gli ultimi minuti sono di assedio giallorosso: minuto 91’ Dybala ci prova dal limite, risponde in tuffo Montipo’, viene espulso anche Livramento per l’ultimo pallone buttato in area che non sortisce effetto. Al triplice fischio di Marcenaro l’Hellas esulta per una vittoria attesa da tre partite senza punti. Sale al 12° posto, un posto e un punto dietro la Roma che continua ad allontanarsi dalle prime posizioni in classifica. Per Juric all’orizzonte un’altra settimana complicata.
ROMA (3-4-2:1) Svilar; Mancini, Ndicka, Angeliño; Çelik, Le Fée (66’ Cristante), Koné (81’ Paredes), Zalewski (66’ El Shaarawy); Soulé (66’ Dybala), Pellegrini; Dovbyk (74’ Baldanzi). All. Juric
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Montipo’; Daniliuc (87’ Faraoni), Magnani, Coppola, Bradaric; Duda, Serdar (87’ Dani Silva); Suslov (77’ Rocha Livramento), Kastanos (62’ Harroui), Lazovic; Tengstedt (62’ Mosquera). All. Zanetti
Marcatori: 13’ Tengstedt, 28’ Soulé, 34’ Magnani, 53’ Dovbk, 88’ Harroui
Ammoniti: 35’ Svilar, 47’ Suslov, 73’ Zanetti, 80’ Koné, 80’ Magnani
Espulsi: 95’ Rocha Livramento
Arbitro: Marcenaro; Assistenti: Meli, Abisso; Quarto Uomo: Marchetti; VAR: Pairetto; A-VAR: Maresca.
Recupero: 2’ primo tempo, 5’ secondo tempo
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