I Comuni del Lazio esprimono un modo nuovo di fare comunicazione
“Monti-Mare-Fiume” e “Kelle Terrae Sancti Benedicti”. Esperia, Castelnuovo Parano, San Vittore del Lazio, Castelforte e Santi Cosma e Damiano fanno comunicazione territoriale ad Expo
Fare comunicazione turistica partendo dall’Organizzazione Territoriale. E’ questa la scelta fatta dai Comuni di Esperia, Castelnuovo Parano, San Vittore del Lazio, dell’Associazione dei Comuni SER.A.F, in provincia di Frosinone, e Castelforte e Santi Cosma e Damiano dell’Associazione SER.A.L in provincia di Latina, per presentarsi al mondo attraverso la vetrina di Expo che hanno scelto di sposare la nuova logica per raccontare i propri territori e promuovere il turismo: per la prima volta i prodotti di comunicazione turistica sono stati realizzati partendo dal modello definito, a partire dal 2000, da Renato Di Gregorio che lo ha anche rappresentato in un libro pubblicato nel 2010.
Meravigliose foto e dettagliate descrizioni dei borghi, delle occorrenze turistiche e di tutto il patrimonio culturale materiale (chiese, musei, palazzi) e immateriale (i cammini), raccontano questi territori e offrono un meraviglioso spaccato di quest’area del Lazio del sud, ma lo fanno seguendo una logica del tutto nuova: non una descrizione puntuale di quanto su ogni comune è presente, come accade nelle più classiche guide turistiche, ma una promozione delle proprie eccellenze che parte direttamente dai territori, come se fossero organizzazioni che si raccontano mettendo in luce ciò che più li caratterizza.
“Monti-Mare-Fiume” è l’ABD che include i comuni di Castelforte e Santi Cosma e Damiano caratterizzata dalla ricchezza di questa grande “conca” stretta tra i Monti Aurunci che arriva sino al Golfo di Gaeta, seguendo il corso del fiume Garigliano.
“Kelle Terrae Sancti Benedicti” è l’ABD dove incidono i comuni di Esperia, Castelnuovo Parano e San Vittore del Lazio area dove il Lazio, la Campania e il Molise si incontrano, una cerchia di montagne, come ricorda il logo, con al centro una piana sulla quale svetta il Monastero di Montecassino, dove è conservato il Placido Capuano (il più importante esempio di volgare italiano che cita: “Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti” da cui la denominazione), e dove forte è l’impronta del passaggio di San Benedetto da Norcia.
L’occasione è stata data dal bando emesso dalla Agenzia regionale del Turismo della Regione Lazio del progetto legato ad Expo 2015 “Lazio eterna scoperta” . Per questa manifestazione la Regione ha concesso un finanziamento per la realizzazione di progetti di comunicazione turistica che potessero raccontare a tutto il mondo presente all’esposizione universale di Milano i territori del Lazio partendo dalla loro storia, le tradizioni, usi e costumi. E questo è quanto è stato fatto dai cinque Comuni che hanno preso così ufficialmente parte alla giornata dedicata al Lazio presso il Padiglione Italia.
“L’EXPO – dice Renato Di Gregorio, amministratore di Impresa Insieme – è dietro di noi ma ora è il momento delle riflessioni sulle azioni che esso ha stimolato e che possono costituire elementi di innovazione del nostro agire abituale. Essendo stato una grande occasione di comunicazione a livello mondiale non possiamo fare a meno, dal nostro punto di vista, che riportare che tipo di stimolo ha dato l’esposizione universale al modo con cui effettuare la comunicazione pubblica istituzionale riguardante i territori. Abbiamo messo a punto un modo nuovo di rappresentare al tempo stesso l’organizzazione territoriale (territori e borghi) e gli itinerari che i diversi turismi possono seguire con soddisfazione. Il risultato è stato un fascicolo contenente tre brochure, una prima che descrive un’area territoriale distintiva all’interno del territorio provinciale (quella che viene chiamata ABD, area di business distintivo, ossia quei territori che hanno una distintività propria all’interno delle Associazioni di Comuni che condividono questo tipo di modello), una seconda che descrive i borghi che sono presenti nell’area, con le loro attrattività (storia, cultura, prodotti tipici, ecc) e i diversi itinerari che attraversano il territorio e passano tra i borghi. Ognuna delle brochure può avere vita propria e può essere abbinata alle altre in relazione alla rappresentazione che si vuole comporre e all’interlocutore con cui si dialoga. Un’intera Associazione di comuni, che copre quindi un territorio vasto, come la provincia di Frosinone, avrà più brochure di ABD e per ogni ABD avrà più borghi e alcuni medesimi itinerari che si congiungono e altri itinerari che si aggiungono. Per una prima ABD, quella che circoscrive il territorio del cassinate, chiamata anche la “Terra di San Benedetto” è stata costruita una brochure e si è disegnato uno specifico logo di area realizzato da due esperte della materia: Maria Ausilia Mancini, di Gaeta, e Valeria Galluzzi architetto di Rieti, la prima è presidente dell’Associazione giovanile “Ti Accompagno”, con sede a Castelnuovo Parano e la seconda nel direttivo dell’Associazione parallela “Laboratorio Sabina” con sede a Montebuono in provincia di Rieti realtà costituite proprio per erogare servizi a supporto delle Associazioni di Comuni presenti nel Lazio. La stessa operazione è stata effettuata per la seconda ABD , quella che circoscrive l’area a sud della provincia di Latina, al confine con la provincia di Caserta della regione Campania. Questa è l’area nella quale si incrociano: il mare del golfo di Gaeta, il fiume Garigliano e i monti Aurunci. Anche per questa area è stata creato un apposito logo e illustrati altri itinerari, alcuni dei quali si legano a quelli della prima ABD. Il Gran percorso della Memoria della seconda guerra mondiale è uno di questi, ma anche la Via di San Benedetto, la Via Micaelica, la via dei Santuari, sono itinerari di grande rilievo culturale e turistico.”
“Ci siamo divisi le spese della realizzazione, anticipando equamente le somme necessarie – ha detto Giuseppe Moretti, sindaco di Esperia, capofila per la realizzazione del progetto – e abbiamo condiviso tutte le fasi di progettazione e realizzazione delle opere, fino alla loro pubblicazione finale; di queste ne abbiamo mandato, con piacere, un numero rilevante ai colleghi della Regione Lazio che erano all’EXPO”. “Ci auguriamo che l’esempio venga seguito da tutti gli altri Comuni delle Associazioni che sposano il modello dell’Organizzazione Territoriale in Italia – ha chiosato Di Gregorio – in questo modo avremo una rappresentazione omogenea del territorio e delle sue attrattività sia per territori che per itinerari, così come abbiamo già fatto con i siti web dei Comuni e con il sito web di marketing territoriale di cui dispongono tutti i Comuni associati”.