I disabili a Roma hanno trasporti e assistenza solo per lavoro o salute
Non si permette di usarlo anche per le attività sociali, per svago o uscire con gli amici
In questo articolo ci occuperemo di un tema poco trattato dai media nazionali, ma che coinvolge moltissime persone che sono invisibili agli occhi di tutti: le persone con disabilità. Nello specifico tratteremo il tema della assistenza indiretta per disabili di Roma capitale e del servizio di trasporto per le persone con disabilità sempre di Roma Capitale. Per quanto riguarda l’assistenza indiretta due sono le questioni fondamentali: la nuova rendicontazione entrata in vigore da febbraio 2019, che non anticipa più il contributo erogato da Roma Capitale, ma lo rimborsa solamente dopo la rendicontazione mensile. Inoltre non c’è la possibilità di aver rimborsato il T.F.R se non inserito in busta paga mensilmente, cosa che la nostra legislazione nazionale non consente.
Un’altra questione, importantissima da trattare, sempre per quanto riguarda l’assistenza indiretta è che, anche se, annualmente, aumentano i minimi retributivi e i contributi previdenziali, da versare ai nostri assistenti, come prevede il Contratto Nazionale Colf badanti, Roma Capitale non aumenta il budget erogato, ad ogni utente, per l’assistenza indiretta, che per quanto mi riguarda è fermo al 2013. Per quanto invece concerne il trasporto fornito alle persone con disabilità, da Roma Capitale: il servizio messo a disposizione permette alle persone con disabilità, di andare solo al lavoro oppure a scuola, all’università, a fare visite mediche, a fare fisioterapia. Non permette di usarlo anche per attività sociali, uscire con gli amici, andare a fare compere, o anche andare alla stazione, oppure all’aeroporto, per partire per viaggi di piacere.
Ho scritto questo articolo con lo scopo di portare questi problemi, davanti all’opinione pubblica, ma anche per renderli visibili al disability manager di roma Capitale, Andrea Venuto, a cui do la massima disponibilità, per aprire un dialogo costruttivo e franco, per affrontare finalmente questi temi, per trovare insieme soluzioni che, migliorino veramente la vita delle persone con disabilità, per una piena inclusione in tutti i campi della nostra società, che siano essi lavorativi, di studio, sociali: anche per andare semplicemente sono a fare una passeggiata, oppure a vedere una mostra.
A cura della Dottoressa Silvia Pontesilli