Saranno in scena al Teatro Tirso de Molina, dal 14 al 25 gennaio, il mitico gruppo de i “Favete Linguis”, composto da Toni Fornari, Emanuela Fresi e Stefano Fresi, che portano in scena lo spettacolo “Cetra una volta” per la regia di Augusto Fornari.
La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra sono riproposte in questo spettacolo che gli è dedicato dai Favete Linguis.
Tre interpreti eccezionali che costituiscono un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto e che trascinano il pubblico nell’epoca splendente dei grandi varietà televisivi.
I Favete Linguis, composto da Toni Fornari, Emanuela Fresi e Stefano Fresi, si costituiscono nel 1995, partecipano a numerose trasmissioni televisive, sono nel cast fisso delle trasmissioni televisive “Domenica In…”, Rai Uno, condotta da Magalli e Solenghi nel 1998; “Casa, amore e …fantasia” condotta da Ilaria Moscato su TMC. In Radio nel 1996 fanno parte del cast fisso della trasmissione “Oggi è Domenica” condotta da Paolo Bonolis.
Prodotto da Andrea Maia per il Teatro Golden e da Vincenzo Sinopoli “Cetra una volta” è uno concerto spettacolo che vuole essere un tributo al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80: il quartetto Cetra.
Un omaggio al mitico quartetto in questo anno che, dopo la morte di Lucia Mannucci, chiude la meravigliosa parentesi di un gruppo che ha fatto veramente la storia della televisione e del teatro italiano.
In questo spettacolo i Favete Linguis interpretano tutte le canzoni di maggior successo dei Cetra e si esibiranno altresì in esilaranti parodie musicali, sempre ricalcando lo stile raffinato ed elegante del quartetto.
Con Cetra… una volta si assiste ad uno show in cui si alternano e mescolano divertimento scenico e virtuosismo vocale. Il Trio sarà accompagnato da un fenomenale quartetto strumentale.
Anche “Cetra una volta” rientra nel “progetto anticrisi” ideato da Achille Mellini, direttore artistico del Teatro Tirso, per questa stagione teatrale 2014/2015 . Quattro sono i punti fondamentali che contraddistinguono questo programma: dare spazio ai giovani talenti, la formazione, gli artisti affermati, e con Toni Fornari e “ I Favete Linguis” si tocca il quarto punto la nuova drammaturgia.
Nonostante il periodo storico di profonda crisi, “… al Tirso de Molina, stiamo assistendo ad un miracolo, perché ben 16 compagnie, hanno trovato la forza ed il coraggio di mettersi in gioco, formando un unico gruppo di oltre 70 artisti tra attori, tecnici registi e autori. La scelta di quest’ultime non è casuale, ma frutto di un progetto sempre più vicino al traguardo che il Teatro Tirso si è prefissato: l’unione fra teatri e compagnie.
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