Sono 5.140 i nuovi casi Covid in Italia nelle ultime 24 ore, dato stabile rispetto a ieri (5.143), con 258.929 tamponi, 21 mila in più. Tanto che il tasso di positività scende leggermente dal 2,2% al 2%. I decessi sono 5 (ieri 17), per un totale di 127.942 vittime dall’inizio dell’epidemia. In aumento i ricoveri: le terapie intensive sono 17 in più (ieri -3), con 21 ingressi del giorno, il dato più alto da oltre un mese, e salgono a 172. In area medica i ricoveri sono 36 in più (ieri +70), 1.340 in tutto. Questo è quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute di ieri, sabato 24 luglio.
Nell’ultima settimana sono stati vaccinati con la prima dose o la dose unica (perché già contagiati) quasi 350mila under 30, 118mila dei quali giovanissimi tra i 12 e i 19 anni. Il dato, in attesa di capire, la prossima settimana, che effetto avrà avuto il decreto che rende obbligatorio dal 6 agosto il green pass, si ricava dall’ultimo report del governo aggiornato a ieri dal quale emerge che le vaccinazioni tra i più giovani crescono ad un ritmo triplo rispetto a quelle degli adulti tra i 50 e i 69 anni i cui vaccinati negli ultimi sette giorni sono stati 124mila.
Nella fascia 12-19, per la quale è autorizzato solo il vaccino di Pfizer, sono 1.232.932 i ragazzi che hanno ricevuto il vaccino. Tra i 20 e i 29 anni – fascia a cui sono stati somministrati Pfizer, Moderna e anche Johnson & Johnson – l’incremento nell’ultima settimana è di 231.180. Tra i 12 e i 29 anni, dunque, hanno ricevuto la prima dose o la dose unica in 348.968. Numeri ben più bassi, invece, tra i 50-59enni e tra i 60-69enni, classi di età nelle quali ci sono ancora complessivamente quasi 3,8 milioni di cittadini che non hanno fatto neanche la prima dose. Nell’ultima settimana i 50-59enni che hanno ricevuto il vaccino sono 78.236 mentre nella fascia 60-69 sono 45.652.
“Dobbiamo usare ogni giorno e occasione per dire con forza che il vaccino è l’unica via di uscita da questa pandemia. Io dico anche che chi oggi decide liberamente di non vaccinarsi compie un atto di irresponsabilità”. Lo ha detto Andrea Costa, sottosegretario al Ministero della Salute, intervenendo durante la rassegna “aCourma!”, organizzata a Courmayeur. “Irresponsabilità perché – ha spiegato – mette a rischio la propria vita e mette a rischio la vita degli altri. Credo che in un momento come questo dovrebbe prevalere un senso di comunità, nella consapevolezza che vaccinarsi significa mettere in sicurezza gli altri e dunque compiere anche un gesto di solidarietà”.
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