“I Medici”, la bella fiction fasulla di Rai 1

Dai titoli di coda apprendiamo poi che non c’è nemmeno l’ombra di un consulente storico, nemmeno un libro serio di riferimento

E' sicuramente un grande successo i Medici, la serie in otto puntate sulla grande famiglia rinascimentale di Firenze, che RaiFiction ha prodotto con Lux Vide. in una scommessa tutta made in Italy, che rilancia la nostra fiction nel mondo con un grande respiro internazionale. Un cast di attori di fama e spessore come Dustin Hoffman, Richard Madden (Il Trono di Spade), Miriam Leone, Sarah Felberbaum, Alessandro Preziosi, Alessandro Sperduti, Guido Caprino, Valentina Bellé, scritto dagli sceneggiatori di X Files, Man in the High Castle e Star Trek, diretto da Sergio Gezzan, I Medici racconta la bellissima storia di questa famiglia nell'Italia del rinascimento, tra ambizioni e congiure, con al centro la figura di Cosimo De' Medici, sognatore e idealista destinato a fare il banchiere per volere del padre Giovanni (Dustin Hoffman), commerciante illuminato e benefattore, genio della politica e imprenditore dal piglio forte.

Gli ultimi due episodi della fiction trasmessi in prima visione mondiale da Rai 1 il primo novembre, hanno registrato una media d'ascolto di 6 milioni 240 mila spettatori e uno share del 26.40, ma non hanno soddisfatto gli storici, che hanno molte cose da dire. Anzi, da ridire perché, prima obiezione, Cosimo e Lorenzo hanno la barba e i dipinti che li raffigurano ne sono privi. Poi la facciata del Duomo di Firenze non era quella che si vede oggi negli episodi, perché fu completata solo nel 1887, quindi un mezzo falso storico a sentire i critici. E ancora: Giovanni De' Medici, che muore nella fiction avvelenato, morì invece per cause naturali. Insomma, come dice lo storico Franco Cardini su Repubblica: “La storia, quella vera, dov'è? Semplicemente, non c'è. Dai titoli di coda apprendiamo poi che non c'è nemmeno l'ombra di un consulente storico, nemmeno un libro serio di riferimento".

Il produttore Luca Bernabei è intervenuto per difendere il lavoro degli sceneggiatori, spiegando che I Medici non è un documentario storico, ma una serie televisiva, un racconto che per forza di cose dovrà mostrare anche l'apporto creativo dei suoi autori. Come dargli torto? A noi è piaciuto molto.

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