Roma I Municipio, Alfonsi: siamo 50 sotto organico, Raggi assuma idonei Concorsone 2010
“Nel I Municipio di Roma, rispetto a un anno fa, abbiamo perso 20 unità mentre rispetto alla pianta organica siamo sotto organico di circa 50 persone”
“Nel I Municipio, rispetto ad un anno fa, abbiamo perso 20 unità mentre rispetto alla pianta organica siamo sotto organico di circa 50 persone. Pensiamo che gli altri Municipi non siano messi meglio di noi. Anche per questo chiediamo che la sindaca Raggi, visto che il Comune ha capacità assunzionale e copertura economica, assumi gli idonei del Concorsone del 2010″.
Così il presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, ha commentato con l’agenzia Dire la lettera con cui ha chiesto al sindaco Raggi di esaurire le graduatorie del concorso del 2010 prima della scadenza del 30 settembre. “Sono stata contattata l’altra settimana dai rappresentanti degli idonei dei concorsi di Roma Capitale- ha spiegato Alfonsi- mi hanno fatto presente la loro situazione.
Esaurire graduatorie Concorsone 2010 prima della scadenza
Dopo una buona interlocuzione con l’assessore De Santis tutto si è fermato completamente. Su questo mi sono interrogata, perché sappiamo che il 30 scade la proroga dei concorsi già in essere.
Io mi domando come in una situazione di tale difficoltà per Roma e i Municipi, a fronte di nuovi concorsi indetti, non sia meglio assumere gli idonei. Se tutto andrà bene le assunzioni dei nuovi concorsi non avverranno prima di un anno e mezzo se non due.
Alfonsi: Attingere ad un bacino che già c’è, fino a scorrimento totale graduatoria
Invece abbiamo un’urgenza oggi, e quindi converrebbe attingere ad un bacino che già c’è, fino allo scorrimento totale della graduatoria. Tra l’altro nel primo semestre del 2020 andranno in pensione 500 unita’ in tutto il Comune”.
“E’ vero che parliamo di categorie diverse per i diversi concorsi- ha concluso Alfonsi- ma non è che poi nelle assegnazioni viene sempre rispettata la famiglia di provenienza. Si tratta di funzionari che poi possono fare rotazioni e quindi coprire le mancanze nei vari settori al meglio delle specifiche competenze.
L’appello che lancio, dunque, è che ci sembra davvero assurdo far scadere i termini alla fine di settembre, soprattutto in un momento come questo segnato dagli effetti della pandemia anche nei confronti di chi si trova in difficoltà economica e che ora potrebbe rientrare nel mondo lavorativo”. (Zap/ Dire)