I nomi di Impastato e Falcone in menù viennese

Siamo venuti a conoscenza che in una panineria viennese, Don Panino, Seidengasse 31, si vendono panini dai nomi: Don Greco, Don Buscetta, Don Corleone, Don Mori, Don Falcone e Don Peppino, quest’ultimo con chiaro riferimento a Peppino Impastato.
I nomi di Impastato e Falcone in un menù di panini che inneggiano alla mafia.

Nella descrizione del menù si legge:

“Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”.
Per quello su Giovanni Falcone la descrizione è invece: “sarà grigliato come un salsicciotto”.

Riteniamo l’episodio gravissimo e frutto non solo di un utilizzo di cattivo gusto per motivi commerciali, ma di qualcosa di più profondo. Il menù oltre ad essere offensivo nei confronti di Falcone ed Impastato fa un lavoro più sottile accomunando boss mafiosi e collusi con le vittime della mafia.

Temiamo che non si tratti, come supposto da alcuni giornali, di un episodio occasionale, di luoghi comuni sull’Italia o di un episodio di xenofobia. Il logo del locale che richiama il manifesto del film “il padrino” lo abbiamo già visto anche in Germania, in alcuni locali spesso gestiti da italiani.

Chiediamo l’intervento del ministro degli esteri Emma Bonino per l’immediato intervento delle autorità austriache, e quello delle autorità competenti per l’avvio di accertamenti sull’origine dei locali che portano questo marchio.

Rete 100 passi con Radio 100 passi nasce anche per diffondere nel mondo l’immagine della Sicilia sana, contro gli stereotipi che fanno della mafia il suo brand negativo, ma non pensavamo si potesse arrivare sino a tanto.

RETE 100 PASSI
il presidente
Danilo Sulis

*Pippo Montedoro, il giornalista siciliano che ci ha inviato questo comunicato ci scrive pure:

“Ecco qui sotto il link da aprire per accedere alla petizione

Vi prego di diffondere anche questo, cari colleghi

http://change.org/stopdonpanino

Pensiero personale: Se una ditta sassone aprisse un fast food a Palermo, chiamandolo HITLER ERA AUSTRIACO, i palermitani intellettualmente onesti non ci berrebbero neanche una bibita”.

Palermo, 8 giugno 2013
(Pippo Montedoro)