Ictus, scoperta la causa scatenante: ‘Fai attenzione a questa consuetudine’ | I risultati sono scioccanti
Una delle cause dell’ictus è stata scoperta: attenzione a questa abitudine
L’ictus cerebrale è una patologia che si determina dalla rottura o dalla chiusura improvvisa di un vaso cerebrale. Questo determina quindi un conseguente danno alle cellule cerebrali che, per via della mancanza di ossigeno e di nutrienti portati dal sangue, possono dare conseguenze anche irreversibili al soggetto.
Si tratta della terza causa di morte in Italia e della prima assoluta causa di disabilità: ogni anno, sono 185mila le persone che vengono colpite da un episodio del genere. Il 75% dei casi di ictus colpisce chi ha più di 65 anni e l’incidenza media è di 220 casi ogni 100mila abitanti. Nella popolazione ultraottantenne, però, l’incidenza sale a 280 casi ogni 100mila abitanti.
Oggi parliamo di una delle cause dell’ictus, tema molto delicato poiché non è così facile da indagare e da sviluppare. Ecco cos’ha scoperto la Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston: è un’abitudine diffusa.
La solitudine è un fattore di rischio per l’ictus
Uno studio pubblicato sulla rivista eClinicalMedicine ha dimostrato che, chi vive da solo o ha lunghi momenti di solitudine, è più esposto al rischio di ictus. Per lo studio, i ricercatori hanno usato i dati dell’Health and Retirement Study 2006/2018: nei primi due anni, i 12.161 partecipanti allo studio, di età superiore a 50 anni e senza storia di ictus, hanno risposto a delle domande poste loro dalla Revised UCLA Loneliness Scale. Tramite le risposte, i ricercatori hanno creato punteggi sintetici di solitudine. Alle medesime domande hanno poi risposto dal 2010 al 2012 e, in base ai risultati di solitudine ottenuti nei due periodi, i partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi.
Chi, alla prima misurazione, è risultato più solo, si è scoperto avere un rischio di ictus del 25% più alto rispetto a quello di chi non si è mostrato in una condizione di solitudine. Chi invece è risultato più solo in entrambi i periodi di tempo, ha un rischio del 56% più alto rispetto a chi non ha denunciato questa condizione.
Quale potrebbe essere il motivo
Secondo i ricercatori, chi vive solo ha una maggiore probabilità di avere difficoltà ad aderire alle terapie prescritte, soprattutto se di età inoltrata. Questo, quindi, potrebbe favorire l’insorgenza o la complicazione di patologie quali l’ipertensione o l’ipercolesterolemia, fattori di rischio per l’ictus.
Dall’altro lato, chi vive più solo tende ad avere uno stile di vita poco corretto per la salute e questo si ripercuote su tutto l’organismo. I ricercatori, quindi, suggeriscono di effettuare screening specifici periodicamente e, se si è soli, di chiedere supporto ad amici, famigliari o a figure specifiche.