Il baratto amministrativo arriva a Valmontone
Provvedimento approvato durante l’ultimo Consiglio comunale. Si potranno barattare i debiti con il Fisco effettuando lavori socialmente utili
Scambiare la propria manodopera con le tasse da pagare. Ovvero barattare i debiti col Fisco mettendosi a disposizione del proprio Comune di appartenenza, effettuando lavori socialmente utili. Una misura introdotta a novembre dallo Sblocca Italia, che è al vaglio di diversi comuni. È il cosiddetto “baratto amministrativo”. Pulizia, abbellimento delle aree verdi, di piazze e strade oppure manutenzione, recupero di aree e beni immobili inutilizzati. Un modo che consente di rendere più bella e pulita la città garantendo anche a chi ha difficoltà di far quadrare i conti, e non riesce a pagare le tasse, di mettersi a posto col fisco.
Adesso il Baratto amministrativo è realtà anche a Valmontone. Con l’approvazione, nell'ultima seduta del Consiglio comunale, della delibera proposta dai consiglieri di minoranza (Attiani, Di Stefano, Petrucci e Matrigiani) e condivisa all’unanimità dall’Amministrazione comunale avente ad oggetto “Aiuto alle fasce più deboli per il pagamento di tributi comunali attaverso la forma del "Baratto Amministrativo" ai sensi dell'art. 24 della Legge 164/2014. Approvazione del Regolamento”.
“Un atto – spiega l’assessore ai servizi sociali, Maria Grazia Angelucci – che va nella direzione della linea da sempre seguita dal sindaco Alberto Latini e dalla maggioranza, particolarmente attenta alle fasce più deboli della popolazione, in particolare di chi, in questo momento così difficile, si trova in difficoltà finanziarie”.
Il Baratto Amministrativo può essere utilizzato, ad esempio, da chi, magari disoccupato, ha tempo a disposizione e debiti insoluti. In questo caso la legge consente di trasformare le tasse dovute in ore lavoro da dedicare alle attività in favore della comunità. In base al tipo di intervento, spetta al Comune, secondo lo Sblocca Italia, decidere se ridurre del tutto o in parte alcune tasse. Le riduzioni sono concesse “prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”. Uno strumento moderno che, nei casi previsti dal regolamento approvato, diventa utile sia per l’Ente che per i cittadini.