Il caso delle apparizioni della Madonna a Trevignano Romano: ecco la verità
Le asserite apparizioni iniziarono nel 2016, quando Gisella Cardia affermò di avere visioni della Vergine Maria sul lago di Bracciano
Il caso delle apparizioni mariane a Trevignano Romano ha catturato l’immaginazione e la fede di molti, ma alla luce degli ultimi sviluppi, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha chiuso definitivamente il capitolo, confermando che non c’è stata alcuna apparizione della Madonna.
Una sentenza decisiva
Il comunicato del Dicastero, noto anche come l’ex Sant’Uffizio, ha ribadito con fermezza il divieto per i sacerdoti di celebrare sacramenti o guidare atti di pietà popolare collegati agli eventi di Trevignano Romano. Il divieto si estende a tutte le attività religiose organizzate dall’Associazione ‘Madonna di Trevignano ETS’, diretta da Gianni Cardia, marito della presunta veggente Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla).
La genesi del caso
Le asserite apparizioni iniziarono nel 2016, quando Gisella Cardia affermò di avere visioni della Vergine Maria sul lago di Bracciano. Queste apparizioni attirarono rapidamente l’attenzione di fedeli e curiosi, dando vita a pellegrinaggi e celebrazioni religiose non autorizzate. La notizia si diffuse, trasformando Trevignano Romano in un centro di devozione non ufficiale, con migliaia di persone che speravano in una manifestazione del divino.
Le indagini ecclesiastiche sulle apparizioni mariane a Trevignano
Nel marzo 2024, mons. Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana, in collaborazione con il Dicastero per la Dottrina della Fede, emise un decreto che negava la soprannaturalità delle apparizioni. Questo verdetto è stato ulteriormente convalidato con le nuove norme di discernimento sui fenomeni soprannaturali emesse il 17 maggio 2024.
Le reazioni dei fedeli
La decisione del Dicastero ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni fedeli hanno accettato con rassegnazione il pronunciamento ecclesiastico, altri continuano a credere fermamente nella verità delle apparizioni. Il divieto di organizzare incontri di preghiera e pellegrinaggi non ha scoraggiato tutti, e alcuni gruppi continuano a riunirsi clandestinamente.
L’impatto sulla comunità
La chiusura del caso ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale e sui fedeli. Il flusso di pellegrini, che aveva portato benefici economici alla zona, è drasticamente diminuito. Molti fedeli, confusi e delusi, cercano ora altre forme di espressione della loro devozione mariana.
La vicenda di Trevignano Romano serve da monito sui pericoli della credulità non supportata da un discernimento rigoroso. La Chiesa, attraverso il Dicastero per la Dottrina della Fede, ha riaffermato l’importanza di un approccio prudente e rispettoso delle norme ecclesiastiche quando si tratta di presunti fenomeni soprannaturali. Il caso delle apparizioni della Madonna a Trevignano Romano rimarrà un capitolo controverso nella storia dei fenomeni paranormali. La chiusura ufficiale del Dicastero segna la fine di una saga che ha visto fede, speranza e disillusione intrecciarsi in un piccolo comune sulle rive del lago di Bracciano.