Il caso di Park Dae Sung: una riflessione sulle accuse di molestie sessuali
Gli uomini stanno imparando a essere sempre più cauti nell’interazione con le donne, per paura di essere accusati di comportamenti inappropriati
Il mondo degli sport da combattimento è spesso teatro di vicende che vanno al di là dell’arena.
L’ultimo caso che ha suscitato dibattiti e controversie riguarda il campione, lottatore sudcoreano, Park Dae Sung.
Dopo la sua vittoria al road FC 36, Park Dae Sung ha rifiutato di posare per essere fotografato con una valletta (ring girl), scatenando una serie di polemiche per il suo rifiuto
La ragione dietro questo gesto, apparentemente innocuo, va oltre la semplice decisione di non posare per una foto.
Accusato di molestie sessuali per aver abbracciato la valletta intorno alla vita
Risale a un anno prima, quando il lottatore fu raggiunto da accuse di molestie sessuali (sexual harassment) per il gesto di abbracciare la valletta intorno alla vita, tirandola vicino a sé, per farsi fotografare dopo la vittoria
Tali accuse, sebbene non suffragate da prove concrete, hanno lasciato un’impronta indelebile sulla reputazione del campione. Infatti, è stato accusato di molestie sessuali e la sua vita è diventata un inferno.
Tale gesto non fu visto infatti nel suo contesto di gioia per la vittoria, ma venne indicato come un abuso sessuale.
Anche in Italia si finisce a processo per tentata violenza sessuale se si sfiora la schiena di una donna, come sanno coloro che sono imputati ex artt. 56 e 609 bis del codice penale.
L’anno successivo, pertanto, il campione di arti marziali ha tentato di rifiutare la presenza sul ring della valletta; alla fine si è fotografato insieme a lei, senza sfiorarla e guardando a terra, con una espressione di palese imbarazzo.
Uomini sempre più cauti nelle interazioni con le donne
Ecco perché gli uomini stanno imparando a essere sempre più cauti nell’interazione con le donne, per paura di essere accusati di comportamenti inappropriati. Vi sono quelli che non salgono più in ascensore soli con una donna per paura di essere accusati di molestie, quelli che si rifiutano di concedere loro un passaggio in macchina per lo stesso motivo, perché se le donne denunciano, statisticamente sono più credute; non è più la parità della parola dell’accusatrice contro quella dell’accusato, ma è la parola della donna contro l’uomo a essere più creduta.
Il fenomeno di Park Dae Sung non è un caso isolato.
È parte di un dibattito più ampio sulla virilità e sulle relazioni di genere nella società contemporanea. Essere virili, pertanto, non è più un pregio sociale, in cui nessuno sente più il bisogno del maschio latino, anzi è un difetto essere virili.
In un contesto in cui le accuse di molestie sessuali possono distruggere carriere e reputazioni, molti uomini si trovano infatti in una situazione difficile: necessità di regolarsi tra il desiderio di essere galanti e il timore di essere fraintesi o, peggio, accusati ingiustamente.
Il genere nella grammatica e il femminile nelle professioni
Questo caso spinge a riflettere sul ruolo delle donne e degli uomini nella società moderna, anche con riferimento alla pratica, sempre più frequente, in cui a sparire è il genere nella grammatica.
Ad esempio, si legge sempre più spesso: Buongiorno a tutt* anziché a tutti, o specificazioni di genere tutte/tutti, signor* anziché signore e signori e simili. Per non parlare del femminile delle professioni: avvocato, sindaco per le donne e gli uomini, anziché avvocato e sindaco per l’uomo e avvocata e sindaca per le donne.
Mentre è fondamentale combattere e condannare fermamente ogni forma di molestia e discriminazione di genere, è altrettanto importante evitare generalizzazioni eccessive che possano danneggiare le relazioni interpersonali e minare la fiducia reciproca, nonché non si comprendono gli stravolgimenti della grammatica.
Park Dae Sung, nel suo gesto di rifiutare di farsi la foto con la valletta dopo che era stato accusato di molestie sessuali per averla abbracciata nella stessa circostanza l’anno precedente, sta sollevando questioni importanti a livello internazionale, che meritano una discussione approfondita e un’analisi critica anche in Italia.
La sua vicenda ci spinge a riflettere su come affrontare con responsabilità e sensibilità le dinamiche di genere nella società contemporanea, lavorando insieme per costruire un ambiente più equo e rispettoso per tutt*, tutti, tutte…
(Avvocato Carlo Affinito)