Il fantoccio multato sulla spiaggia deserta: simbolo ironico del regime fantozziano

Come sempre nella storia umana è l’ironia che ci mostra i paradossi e le contraddizioni della nostra società

Spiaggia deserta, un pescatore solitario di spalle, con la sua canna gettata tra le onde e al suo fianco un cestino per raccogliere i pesci. Un quadretto pittoresco, finché le forze dell’ordine non si precipitano con la loro vettura per denunciare il malvivente, pericoloso trasgressore delle norme anti-Covid. Del resto sul bagnasciuga dove non c’è anima viva è davvero alto il rischio di infettare qualche gabbiano.

Pescatore da multare sulla spiaggia…ma è solo un fantoccio

Ma al loro arrivo, quando chiedono all’uomo di mostrare documenti e autocertificazione, si accorgono che è solo un fantoccio, uno spaventapasseri la cui faccia è un asciugamano appallottolato e tenuto fermo dallo scotch impastato di sabbia. Naturalmente le forze dell’ordine hanno soltanto fatto il loro lavoro, ma questo episodio oggi come ieri dovrebbe farci riflettere sulla situazione surreale che stiamo vivendo, su questo assurdo regime fantozziano.

Secondo le ultime statistiche solo un contagio su mille avviene all’aperto ma nonostante questa evidenza è proibito passeggiare o pescare. Eppure anche l’Oms definisce la Salute non solo come assenza di malattia, bensì come “benessere psico-fisico e sociale”. E di certo l’attività motoria, la luce del sole e l’ossigenazione cellulare sono componenti fondamentali di questo concetto ampio di Salute.

Un anno fa sulla spiaggia di Pescara era avvenuto il grottesco inseguimento di un runner. I carabinieri, una volta raggiunto gli avevano notificato una multa da 4mila euro.

Come sempre nella storia umana è l’ironia che ci mostra i paradossi e le contraddizioni della nostra società.

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