Cultura

Il giornalista e scrittore Mario Giordano presenta “Tromboni” a Nettuno

Si è tenuto venerdì, 11 agosto, presso lo stabilimento balneare “Pro Loco” di Nettuno, l’incontro con il famoso giornalista Mario Giordano, promosso e organizzato da Fulvio Mazza con la collaborazione della Proloco del Comune.

L’evento aveva lo scopo di dialogare con il battagliero conduttore della trasmissione televisiva Fuori dal coro e interrogarlo sul contenuto del suo ultimo libro, intitolato Tromboni“.

Al tavolo della presentazione, a destra dell’autore, c’erano F. Mazza e il sig. Alberto Sulpizi; alla sinistra il Dr. Pietro Cappellari.

Presa la parola per primo, Sulpizi ringrazia F. Mazza, ragazzo di 35 anni, laureato con 110 e lode in Editoria e Giornalismo, che ha voluto fortemente organizzare l’evento; ringrazia pure il presidente della Proloco, Dr. Marcello Armocida. Quindi ricorda che Giordano ha una  lunga carriera di trasmissioni televisive e libri scritti;  per ultimo “Tromboni”, il cui intento manifesto è quello di sbugiardare il Pensiero Unico per salvare il nostro Paese.

Subito dopo, Fulvio Mazza ricorda di aver conosciuto Mario Giordano nel 2017 e di aver stretto con lui  un’amicizia divenuta più solida nel periodo della pandemia, con una continua comunicazione via WhatsApp. 

Prende la parola Giordano il quale, ringraziando Fulvio per l’amicizia che li lega, sottolinea: “E’ una delle persone più acute che io conosca e mi aiuta molto, perché non mi fa perdere il contatto con la realtà”.

Dopo l’introduzione e il saluto dei moderatori, Giordano spiega il motivo per cui ha scritto il libro. Chi detiene il Potere vuole condizionare le menti dei cittadini, imponendo il cosiddetto Pensiero Unico.

Il microfono passa poi al Dr. P. Cappellari che ricorda di aver presentato diversi libri insieme all’amico Sulpizi nell’ambito della manifestazione “Lettura sotto le stelle“, sempre nello stabilimento Proloco.  Dichiara che in ogni evento egli ha avuto la funzione di critico; però adesso non ci riesce, poiché non trova nulla da criticare nel libro di Giordano. Anzi, afferma che gli argomenti riportati sono denunce di fatti terribilmente reali, presentate con pesante ironia, che riesce anche divertente.

Dei tanti capitoli -dice- mi ha colpito quello che parla dei nostri politici, definiti come un insieme di mascalzoni”, e qui chiede delucidazioni all’autore.

Senza farsi pregare, Mario si alza in piedi e risponde: “Sì, il libro è divertente, ma i fatti riportati sono tutti veri. L’ho scritto per le persone comuni, per tutti, affinché tornino a riflettere sulle cose e a pensare con la loro testa.

Infatti, prosegue, il tentativo perseguito dal Potere è quello di indurre le masse a pensare secondo schemi precostituiti, su informazioni fornite e manipolate da esperti di ogni genere: tecnici, medici, giornalisti, etc.

Personaggi messi su una cattedra da cui emettono pareri, giudizi, sentenze che convergono verso un modo unificato di elaborare e imporre un’unica visione della realtà: appunto, il Pensiero Unico politicamente corretto, che serve necessariamente al Potere per autorigenerarsi e mantenersi.

La prima manovra in questo senso, sostiene il Nostro, fu attuata sotto il Governo Monti, imposto dalla Presidenza per una necessità emergenziale, fu detto.

Poi, le emergenze si sono succedute continuamente: la pandemia, il disastro ambientale, la guerra.

Quando c’è un’emergenza, non si possono contestare le decisioni prese dall’alto, poiché esse sono necessarie, urgenti e decise per il bene comune.

Negazione del diritto di critica e persecuzione di chiunque esprima pensieri propri su problemi  e fatti indagati in modo razionale.

Chiunque si azzardi a criticarle compie un atto di lesa maestà e viene accusato di egoismo: perciò si sono avute le liste di proscrizione di intellettuali, giornalisti, storici, perfino medici, che hanno osato analizzare i fatti e proporre linee diverse di soluzione dei problemi sanitari o politici.

Qui Giordano ha fatto anche qualche esempio, come quello del Dr. De Donno, che aveva proposto fin dall’inizio della pandemia di usare il plasma iperimmune per contrastare l’infezione; invece la medicina ufficiale impose la tachipirina con la vigile attesa, finché la malattia si aggravasse.

Il Prof. De Donno fu criticato e ostracizzato dagli esperti in accordo con la linea governativa, finanche espulso dall’Ordine dei Medici.

In seguito a ciò, arrivò infine a togliersi la vita. Oggi la sua terapia è riconosciuta valida.

Al contrario, la stampa mainstream  ha spesso osannato esperti di economia e /o società di rating che emisero giudizi positivi su grandi società, come la Parmalat, il Monte dei Paschi di Siena etc., che dopo settimane o mesi crollarono miseramente. Si può legittimamente pensare che quegli esperti non fossero proprio tali; oppure, che conoscevano la realtà, ma la offuscassero per complicità politico-finanziarie.

La dittatura del Pensiero Unico. Serietà professionale e impegno civile dell’autore, che invita tutti a esercitare attivamente la critica delle notizie e delle opinioni.

Infine, sostiene il piccolo grande Mario, il problema maggiore per noi, la vera emergenza, è il fatto che i politici e i tecnici che fanno parte dell’apparato di Potere vogliono indurci a pensare come loro.

Per questo motivo, anche se nato da qualche esigenza di giustizia, si è sviluppato il Politicamente Corretto come vera e propria dittatura del pensiero: non si possono usare più sostantivi e aggettivi che facciano riferimento alla realtà naturale o storica.

Dire che una persona è negra equivale a essere condannati come razzisti, come se la storia dello schiavismo potesse essere cancellata abolendo le parole.

Dire che una donna partorisce è discriminante: si deve dire che una persona partorisce;  così via, farneticando. Il guaio è che codeste farneticazioni pretendono di esser tradotte in legge, quindi obbligatorie per tutti.

Stravolgere i dati naturali biologici e cancellare la Storia, come ha affermato M. Giordano, significa cancellare le nostre radici.

E così gli uomini (nel senso di genere umano, non gender!) possono essere facilmente manipolati, indirizzati e dominati da una minoranza prevaricatrice.

Pertanto, è importante che tutti Noi critichiamo ogni cosa che ci venga proposta, cioè torniamo a ragionare ognuno con la propria testa per poi confrontarci.

Criticate anche me, quando leggerete il mio libro”, ci ha esortato Mario, mostrando una correttezza e una serietà non comuni; anche una certa umiltà direi, se si pensa all’arroganza dei tromboni contro cui egli si scaglia.

Alla fine del discorso, il giornalista si è intrattenuto a lungo con il folto pubblico, distribuendo autografi sulle copie del libro vendute come pure su fogli di carta; ha inoltre conversato amabilmente con chi gli poneva domande, rispondendo sempre con precisione.

In conclusione,  si può senz’altro dire che è stata una bella occasione.

Stefano Marafini

Nasce nel 1950 ad Artena, dove vive tuttora. Ha studiato Fisica all’Università La Sapienza di Roma. Dopo un’esperienza lavorativa, si è laureato in Fisica nel 1984. Ha insegnato in alcuni istituti tecnici e licei scientifici della provincia di Roma.

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