Il Governo ha deciso, la nuova tassa è UFFICIALE | Si pagherà in tutti i comuni

nuove tasse in arrivo

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Brutte notizie in arrivo, alle imposte statali sta per essere aggiunta una nuova tassa: ecco di che cosa si tratta.

Verifica subito chi sarà tenuto a pagarla e a partire da quale data entrerà in vigore l’obbligo del versamento per i cittadini.

L’imposta in questione sarà un po’ diversa da tutte le altre che i contribuenti sono tenuti a versare. Alcuni ne gioiranno di sicuro.

La nuova tassa imposta dal Governo si applicherà da nord a sud e si pagherà in tutti i comuni d’Italia. Scopriamo la novità fiscale.

Nuova tassa, l’obbligo imposto dal Governo italiano

In Italia esistono già tantissime tasse pagate dai cittadini, a fronte di un servizio pubblico come la tassa sul possesso di apparecchi atti a ricevere il segnale del servizio pubblico televisivo nazionale, ovvero il famoso canone Rai, o la Tari, la tassa sui rifiuti urbani. Accanto a queste poi ci sono le imposte patrimoniali, come ad esempio l’Imu, la tassa sugli immobili e l’Irpef, la tassa sul sui redditi delle persone fisiche. Adesso a tali imposte si aggiungerà anche una nuova tassa.

Il vice ministro all’economia Maurizio Leo infatti, ha annunciato l’intenzione del Governo di Razionalizzare gli oneri dichiarativi e permettere i comuni di effettuare i controlli sulla componente finanziaria. Quel che si sa per certo, fino ad ora, è che ci saranno delle regole uniformi su tutto il territorio nazionale. Dunque l’intento dell’esecutivo sembra quello di voler regolamentare un settore che si spera possa essere sempre più in crescita e di introdurre una tassa che sia uguale per tutti i comuni italiani, da nord a sud ma scopriamo di che cosa si tratta.

nuova tassa di soggiorno
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Le grandi novità in arrivo sulla tassa di soggiorno

Le novità riguardano la tassa di soggiorno, un ‘imposta che esiste già e che nel corso del 2023 ha fruttato oltre 700.000 milioni di euro. Finora alcuni dei comuni italiani avevano la facoltà di inserirla o meno per i pagamenti in strutture ricettive, case vacanze, agriturismi,  affittacamere, b&b e alberghi. Questa possibilità sarà allargata a una platea molto più ampia di città e si parla di ben 7.900 comuni italiani in tutto. Dunque si potrà stabilire, su base volontaria se applicare o meno la tassa di soggiorno.

Al momento l’importo dell’imposta oscilla da uno a dieci euro però verrà impostata una soglia limite, uguale per tutti i comuni d’Italia. Per ora si prevede di stabilire un importo del 5% rispetto a quanto pagato per il pernottamento, fino al limite di 10 euro a notte. In questo modo sarebbero anche facilitati i controlli fiscali.