Una parata di stelle ma tutt’altro che una passerella, ancora a una volta, a Roma per la grande atletica. Lo Stadio Olimpico, dopo i campionati europei di inizio giugno trionfali per la squadra italiana, ha ospitato la 44esima edizione del Golden Gala Pietro Mennea, tredicesima e terzultima tappa della Diamond League 2024. A poche settimane dai Giochi Olimpici in gara 10 campioni di Parigi e tante altre medaglie di livello mondiale ed europeo con diversi italiani protagonisti.
Nella gara regina, ultimadel programma della serata, la sfida tra diversi finalisti di Parigi vede vincere il velocista del momento, Letsile Tebogo. Il rappresentante del Botswana, medaglia d’oro olimpica nei 200m, vince il braccio di ferro con l’americano Christian Coleman ed è l’unico a scendere sotto i 9.90, toccando 9.87 a un centesimo dal primato personale. Secondo come detto Coleman (9.92), terzo il bronzo olimpico dei 100 Fred Kerley (USA, 9.95). Prestazione deludente per Marcell Lamont Jacobs, che dopo il 9.93 di cinque giorni fa a Chorzów, non parte benissimo e rallenta vistosamente negli ultimi metri, chiudendo solamente nono (10.20).
Dopo la sfortunata esperienza olimpica che gli ha impedito di bissare l’oro di Tokyo, Gimbo Tamberi è terzo nella gara del salto in alto. Il campione europeo, mondiale e autore del record mondiale stagionale ha sbagliato una volta a 2.27 ma soprattutto paga a caro prezzo la misura successiva, 2.30, con i primi due tentativi nulli di poco. Aver trascinato un intero stadio ancora una volta non è bastato: vittoria al coreano Woo che supera 2.30 con giamaicano Beckford ma commette meno errori.
Tra i medagliati italiani olimpici, nel triplo maschile il bronzo di Parigi Andy Diaz è l’unico nella serata romana a vincere la propria gara. L’Italo-cubano vince con un 17.32 fatto al secondo salto, superando nettamente la concorrenza, rappresentata dal tedesco He (17.01) e dal brasiliano Dos Santos (16.89). Nel getto del peso dopo l’opaca prova olimpica, Leonardo Fabbri torna a dare filo da torcere agli americani col secondo posto (21.70) dietro al tre volte campione olimpico Ryan Crouser (22.49).
Altro boato dell’Olimpico per Nadia Battocletti. La trentina, vincitrice a Roma dei 10000 e 5000 europei e strepitoso argento olimpico a Parigi nei 10000 tre settimane fa, si è cimentata nei 1500, abbassando di oltre 4 secondi il proprio personale e scendendo sotto il muro dei 4 minuti (3:59.19) nella gara vinta dalla super campionessa della specialità, la keniana Kipyegon. Bravissima Sintayehu Vissa, sesta, che ferma il cronometro a un solo centesimo dal suo primato italiano (3:58.12). Il romano Lorenzo Simonelli, campione europeo a giugno in questo stadio, è sesto (13.34) nei 110hs vinti dal francese Zhoya.
Tra le gare di alto livello della serata, Mostruosa prestazione nei 3000 siepi femminili con la replica esatta del podio olimpico ma soprattutto il tempo della vincitrice, Winfred Yavi del Bahrein, 2° prestazione all-time a 7 centesimi dal record del mondo (8:44.39). Record stagionale e quarta prestazione all-time per Ackera Nugent (JAM) nei 100hs femminili 12.24.
Il bronzo olimpico in carica Samukonga (Zambia) vince i 400 scendendo sotto i 44” (43.99), 9° il primatista italiano Luca Sito (45.25). Nei 200 femminili vittoria per il bronzo parigino Brittany Brown (USA) con 22” netti, 9° Dalia Kaddari (23.33). Nel disco maschile vittoria per il campione europeo sempre a Roma Ceh (SLO) con 68.61.
Finale tiratissimo e dominio etiope nei 5000 uomini con Gebrhiwet (12:51.07) che batte in volata i connazionali Kejelcha e Barega. Testa a testa di alto livello nel salto con l’asta donne, dove vince Nina Kennedy (AUS). L’oro olimpico la spunta sull’americana Morris, entrambe superano 4.83 ma l’australiana vince perché quasi perfetta fino a quella misura. In gara per l’Italia Roberta Bruni (sesta, 4.53) e Elisa Molinarolo (nona, 4.23). Nel salto in lungo donne, dopo l’oro ai Giochi si conferma l’americana Tara Davis-Woodhall, unica della serata a superare i 7 metri (7.02). Nei 400hs donne vittoria autoritaria per l’argento di Parigi, l’americana Cockrell (52.59) nella gara in cui l’azzurra Ayomide Folorunso è sesta (55 netti).
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