Quarantuno interventi sulle aree verdi della città con 126.500 metri quadrati bonificati. E’ più che positivo il bilancio del protocollo di collaborazione tra Comune di Frosinone e Casa Circondariale finalizzato al reinserimento di persone detenute in attività formative, prioritariamente destinate allo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Il progetto nato per perseguire lo scopo del reinserimento sociale dei condannati, e avente come elemento fondamentale di riferimento l’occupazione lavorativa durante l’espiazione della pena e l’orientamento e l’inserimento al lavoro per il futuro post detentivo, vede impiegati alcuni detenuti della Casa circondariale di Frosinone nel mantenimento e cura del verde pubblico. Tutto questo ovviamente senza alcun costo per l’amministrazione comunale.
I dati relativi ai primi cinque mesi di attività, il progetto è partito il 20 di agosto dello scorso anno, rilevano ben 41 interventi su diverse aree della città per un totale di 126.500 metri quadrati.
Tra gli interventi più significativi effettuati si segnalano i lavori di bonifica di un’area di due ettari in zona Mola Nuova che diventerà parco urbano; la sistemazione dell’area delle Sorgenti, il taglio dell’erba sul costone del viadotto Biondi, il taglio dell’erba e potatura degli alberi nell’area del Tribunale, il taglio dell’erba nell’area esterna del Cimitero e la sistemazione dei fiori, il taglio dei rovi, alberi e siepe nella Zona di Fosso del Verro in viale Europa.
Si tratta di un progetto sperimentale, che fa di Frosinone il primo comune in Italia a portare avanti un’esperienza di così vasto respiro e così articolata, che ha visto fino ad oggi coinvolti sei detenuti (per un massimo di dieci), impegnati in attività formative che faranno curriculum, finalizzate ad offrire, in prospettiva futura, opportunità lavorative ai medesimi soggetti per un completo reinserimento sociale.
Soddisfatto il vice sindaco, nonché assessore all’Ambiente, Fulvio De Santis: “Rivolgo il mio più sincero ringraziamento ai detenuti che con grande entusiasmo ed impegno stanno contribuendo concretamente a dare un volto più decoroso a tante zone della città. Questo progetto che li vede protagonisti, è un’iniziativa della quale l’amministrazione Ottaviani, ed io in particolare, che ho seguito l’iter fin dall’inizio, andiamo particolarmente orgogliosi. Un progetto unico per modalità e finalità su tutto il territorio nazionale. Questo protocollo d’intesa, che stiamo portando avanti con la Casa Circondariale, vuole attivare un circuito virtuoso che nasce da un dialogo positivo tra istituzioni e che vede nella tensione alla coesione sociale l’unica via d’uscita per la rinascita del Paese.
L’amministrazione Ottaviani ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, si caratterizza come amministrazione dei fatti, dando pieno significato al nostro ruolo di amministratori, perseguendo il duplice obiettivo di tendere la mano e offrire un’opportunità a chi sta cercando un pieno reinserimento nella società e ridonando, grazie alle preziosa opera dei detenuti impegnati nelle attività previste dal protocollo, un’immagine diversa a numerose zone della città, soprattutto a quelle che in passato hanno dovuto patire indifferenza e scarsa considerazione”.
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