Il marketing e quel rapporto con la psicologia
Economia, inconscio del consumatore e il modo in cui questo può essere studiato e conosciuto
Metodo di ricerca, indagine di mercato per conoscere le tendenze del pubblico; l'organizzazione di vendita e il commercio dei beni e dei servizi offerti da un'azienda.
È questa la principale definizione di marketing. Quest'ultimo sta diventando sempre più importante e fondamentale ed è alla base di qualsiasi tipo di business. Spesso però viene visto come un lusso riservato solo e soltanto ai grandi gruppi industriali. In poche parole, quelli che possono permettersi un ufficio di comunicazione, i servizi di un'agenzia di pubblicità o persino un dipendente a tempo pieno dedito a tale compito. Ma, con il passare del tempo, tutto ciò è stato categoricamente smentito. Elaborare una strategia di marketing dettagliata è un qualcosa di fondamentale per ogni tipo di impresa, indipendentemente dalla sua dimensione, dalla sua età o dallo stato delle sue finanze. Insomma, un qualcosa di imprescindibile e di quasi inevitabile.
Si parla di economia, ma anche dell'inconscio del consumatore e del modo in cui questo può essere studiato e conosciuto. Insomma, può essere tranquillamente coniata la parola neuromarketing. Questo termine sta quasi a indicare che scienza e azienda si uniscono con il fine di studiare tutti quei processi che conducono all'acquisto di un prodotto. Si tratta quindi di un potentissimo strumento a disposizione dei marketer che permette di “entrare nella mente dei consumatori” per scoprire le emozioni che guidano le scelte d’acquisto. Si finisce quindi per parlare di neuroscienze, di psicologia e di cognitivismo. Secondo una intervista alla neuroscienziata Susan Greenfield, “La scienza cognitiva è ora molto utilizzata per studiare i consumatori, attraverso tecniche di scansione del cervello. Ci sono molte ragioni. Innanzitutto non è doloroso per le persone, che possono essere pienamente coscienti. E le immagini che si ottengono, con alcune parti del cervello che si illuminano, sono belle da vedere e, almeno apparentemente, molto chiare e facili da interpretare”.
Il marketing quindi ha come pubblico e come obiettivo gli esseri umani, più precisamente la loro psiche, le loro sensazioni e le loro emozioni. Ed è per questo che si parla inevitabilmente di psicologia. Ciò in cui quest'ultima torna utile è lo studio delle capacità di evocare una risposta emotiva da uno spot o da una promozione. Il neuromarketing offre tutti quegli strumenti necessari per prevedere le performance del prodotto sul mercato. E in questo mondo ha un grande ruolo anche la tecnologia, come dimostrato dall'utilizzo di tecniche, come, per esempio, la risonanza magnetica. In pratica, l'uomo moderno si trasforma quasi in una vera e propria cavia del marketing. Insomma, le relazioni e i legami sono sempre più fitti e più stretti. Il rischio da pagare, a volte, può essere davvero molto alto. Ma questo e il mercato in tutti i suoi aspetti, sia positivi che negativi. Non resta che tenerne conto e studiarne i segreti.