Il mercato immobiliare del Lazio post-Covid: l’aumento degli acquisti in provincia

Anche nel Lazio la tendenza nazionale sul mercato immobiliare in seguito alla pandemia trova conferma con una generale riduzione dei prezzi

Mercato Immobiliare a Roma e nel Lazio

Mercato Immobiliare a Roma e nel Lazio

Anche nel Lazio le tendenze riscontrate a livello nazionale negli altri mercati immobiliari più importanti della penisola in seguito alla pandemia hanno trovato conferma con una generale riduzione dei prezzi. Questo scenario è andato a delinearsi soprattutto a causa di due elementi: la decisione di molti proprietari di mettere in vendita le seconde case solitamente date in affitto a studenti universitari, a trasfertisti o usati nel circuito turistico, e ovviamente dallo stallo in cui il mercato è entrato a causa delle incertezze legate all’emergenza sanitaria e ai lunghi periodi di lockdown. Si è passati da uno scenario di crescita di 5 punti percentuali a un crollo dei prezzi che si è attestato attorno al 3%.

E come sta succedendo anche nel nord del paese, anche nelle province laziali il mercato si sta orientando verso immobili di metratura più generosa con almeno una stanza extra e possibilmente con un’area esterna di cui godere nei momenti liberi o, come è successo in questo anno e mezzo, in quelli di emergenza. Per questo motivo, in presenza di requisiti così particolari, il passo migliore che si possa fare se si è alla ricerca di una casa da comprare è quello di rivolgersi a un’agenzia immobiliare a Roma attiva da anni sia a livello locale che in rete, e sotto questi punti di vista Rockagent è il profilo aziendale ideale per ridurre le tempistiche legate alla ricerca di un immobile in mercati così ampi come quello romano, e per risparmiare grazie alle tariffe sempre trasparenti. Andiamo a vedere qualche altro aspetto interessante inerente il mercato immobiliare laziale.

Fuga dal centro

Proprio per riuscire a trovare case più grandi chi sta cercando una casa da acquistare si sta orientando verso soluzioni lontane dai centri storici, optando per le periferie e la provincia. I prezzi in queste zone sono decisamente più alla portata e se si sceglie con razionalità e attenzione si riescono a trovare contesti che mettono a disposizione gli stessi servizi presenti all’interno di un contesto più cittadino.  Le percentuali confermano questa tendenza soprattutto in province come Rieti con un aumento in doppia cifra rispetto alle cifre pre-pandemia, ma anche Latina e Viterbo con crescite percentuali più limitate. L’unica eccezione è rappresentata dalla provincia di Frosinone in cui il numero di immobili acquistati lontani dal capoluogo è rimasto nella sostanza sugli stessi valori del 2019. 


Il peso del canone d’affitto nella scelta di richiedere un mutuo

I prezzi degli affitti residenziali nel Lazio erano tendenzialmente superiori alla media nazionale anche prima della pandemia, ma in questi ultimi mesi è stata riscontrata un’ulteriore crescita. Se in giro per la penisola per ottenere una casa in locazione occorre spendere in media poco meno di 10 euro al metro quadro, nel Lazio, ma soprattutto nella zona di Roma, questa somma può salire anche in maniera consistente, attestandosi comunque su una media di 12 euro e 30 circa. Dando un’occhiata alle due regioni che possono vantare le medie più basse e quelle più alte in tema di canoni di locazione, scopriamo che in Calabria la media al mq è di poco inferiore ai 5 euro, mentre in Sardegna, a causa della spinta fornita dagli affitti estivi soprattutto nelle zone ad alto richiamo turistico, il canone medio è addirittura superiore ai 21 euro al metro quadro.

In relazione agli affitti sempre più esosi e ai tassi d’interesse ai minimi storici, anche se il trend relativo alle compravendite risente ancora dei pesanti rallentamenti subiti nei mesi scorsi, si osserva un aumento delle richieste di mutuo con somme che in media superano i 150 mila euro, decisamente superiore a quella nazionale di circa 20 mila euro più bassa. In cima a questa particolare classifica regionale la provincia di Roma, seguita da quella di Latina e Viterbo.

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