Il Ministro Costa: “Apriremo un fascicolo per accertare responsabilità”
Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, commenta i fatti accaduti nelle Gole del Pollino e i prossimi piani del Governo anche in altre zone critiche del Paese
Ospite a Radio Radio nel corso della trasmissione "Un giorno Speciale" il Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha commentato l'episodio avvenuto nella giornata di ieri in Calabria, dove il maltempo ha causato una decina di morti e diversi dispersi.
"In questo momento sono nel comune di Civita (CS), il paese che guarda il torrente Raganello. Vorrei ringraziare in primis i vigili del fuoco e il sistema del volontariato con la massima generosità. Ma queste morti urlano. Non è possibile che l'Italia ancora oggi pianga queste vittime per sciatteria, per negligenza. Ho chiesto al Premier Conte di avere dal Prefetto di Cosenza – nel giro di 2 o 3 giorni – un fascicolo amministrativo che riprenda tutto il concetto della responsabilità gestionale e amministrativa, che andrà in parallelo col fascicolo penale, che resta presso la Procura della Repubblica di Castrovillari. Il fascicolo ci servirà per capire se poteva essere fatto qualcosa e fin dove arrivi questa sciatteria. Quando la fatalità è aiutata è inaccettabile".
Insieme agli escursionisti era presente una guida turistica, non crede sia difficile pensare che avesse sottovalutato i potenziali rischi? "Bisogna capire anche se e in che termini queste guide siano autorizzate: se sono autorizzate perchè conoscitrici del territorio o se perchè effettivamente in possesso delle qualifiche per svolgere il compito. Non colpevolizziamo nessuno, ma le competenze vanno analizzate fino in fondo."
Presente in collegamento anche Mario Tozzi, geologo e conduttore nonchè ricercatore del CNR, che ha posto alcuni temi al titolare del MATTM.
Tozzi ha parlato dei parchi nazionali e regionali come un ottimo esempio di buon funzionamento della P.A., dal momento che fatturano cifre intorno ai 2 miliardi annui e che tutelano il territorio, e ha chiesto al Ministro quale sarà il suo impulso verso le aree protette e i parchi: ""Ho già accelerato, – fa sapere Costa – con la direzione generale del Ministero, l'emanazione dei disgeli dei decreti del Presidente della Repubblica per costituire parchi nazionali come quello del Vatese, che giacciono lì, autorizzati e mai realizzati. Credo moltissimo nei parchi come opportunità per il territorio".
E ancora, riguardo all'eccessivo consumo abusivo di suolo in Italia – che spesso crea un rischio naturale dove oggettivamente non c'è – e allo stop previsto nel contratto di Governo: "Le confermo l'impegno del Governo. Vogliamo estendere il concetto anche allo "spreco" di suolo. Bisogna partire dalla norma non approvata nella scorsa legislatura e farla diventare legge al più presto. Nelle Commissioni Ambiente di Camera e Senato ho già raccolto la disponibilità dell'intero arco parlamentare."
"Vogliamo incominciare a introdurre il concetto di bilancio ecologico – afferma Costa – specialmente in quelle zone come i parchi regionali che possono essere aree di sperimentazione particolare. Il recupero delle costruzioni in cemento già esistenti (senza tuttavia demonizzare le nuove costruzioni) sarà un altro step importante".