Che ne è della Nazionale argentina? I fasti dell’Albiceleste sembrano appartenere a un tempo irraggiungibile scolpito nella leggenda di qualche singolo campione. In tanti credevano che Lionel Messi fosse l’uomo giusto per ridare lustro a questa squadra, eppure in Nazionale sono state più le critiche che le note di merito. La storia recente della “Selección” affonda le proprie radici nell’estate del 2010, quando Sergio Batista divenne il nuovo commissario tecnico. Già vincitore alle Olimpiadi del 2008, non ebbe molta fortuna nella Coppa America del 2011, perdendo ai rigori contro l’Uruguay solo ai quarti, dopo un girone travagliato.
A prendersi poi la panchina dell’Argentina fu Alejandro Sabella, che aveva l’obbligo di far rendere al meglio un Messi ormai all’apice della propria carriera. Le qualificazioni per il Mondiale del 2014 andarono alla grande, così come la fase a gironi in Brasile, in cui l’Albiceleste ottenne solo vittorie. Dopo aver eliminato Svizzera, Belgio e l’Olanda, i sudamericani tornarono in finale a 24 anni di distanza dall’ultima volta, per giunta contro lo stesso avversario: la Germania. Decisivo il goal di Mario Götze ai tempi supplementari, che condannò Messi a una nuova delusione in Nazionale.
Doveva essere il Mondiale della “Pulce”. Dopo aver conquistato più di una volta la Champions League e aver vinto numerosi Palloni d’oro, al numero 10 del Barcellona non rimaneva che dimostrare di poter ripetere quanto fatto da Diego Armando Maradona 30 anni prima. Ancora oggi il popolo argentino vive nel ricordo delle gesta incredibili con le quali l’ex campione del Napoli ammaliò il mondo intero in Messico, nel 1986. Tutti gli amanti del calcio si sono ispirati almeno una volta a Diego e hanno cercato informazioni su di lui, come curiosità e ricordi sul Pibe de Oro in quest’articolo. Messi non sembra aver sofferto troppo il paragone con Maradona, che era stato anche suo allenatore in Nazionale. La “Pulce” è comunque considerata come la stella più brillante del calcio contemporaneo. Ha stravinto nel presente, ma Messi non è riuscito a battere il passato.
Ne è stato un chiaro esempio il doppio fallimento in Coppa America, quando l’Argentina è stata guidata da Gerardo Martino. Il caso ha voluto infatti che si disputassero due edizioni di fila della competizione continentale: una ordinaria nel 2015 e una dedicata al centenario della kermesse, nel 2016. Incredibile ma vero, in entrambe le occasioni l’Argentina perse in finale ai rigori contro il Cile, arrivando per la terza volta di fila a un passo dal traguardo in un torneo internazionale. Non c’è da stupirsi troppo, dunque, se in quel periodo più volte Messi aveva dichiarato di volersi ritirare dalla Nazionale, tornando però sempre sui suoi passi. La sua Nazionale ha ancora bisogno di lui.
Con Edgardo Bauza l’Argentina avviò il proprio cammino di qualificazione a Russia 2018, ma in corso d’opera il ct fu sostituito con Jorge Sampaoli, rivelatosi poi deludente al Mondiale vero e proprio, che per Messi & co. si concluse con una sconfitta agli ottavi contro la Francia. Con il tecnico Scaloni, invece, l’Argentina è arrivata sino in semifinale nell’ultima Coppa America del 2019, perdendo contro il Brasile, ma prendendosi una piccola rivincita sul Cile nella finalina, chiudendo così al terzo posto. La prossima edizione della Coppa America, che l’Albiceleste non vince dal 1993, si disputerà proprio in Argentina, oltre che in Colombia. Sarà una delle ultimissime chance per la carriera di Lionel Messi.
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