Il modello Amatrice è fatto di gente seria, che non si approfitta
Sergio Pirozzi, Nicola Zingaretti, Vasco Errani e Fabio Curcio spiegano il decreto per la ricostruzione
“Il modello Amatrice è fatto di gente seria, che non si approfitta e che fa cose giuste. Non dovrà essere un assalto alla diligenza”. Ha esordito così, ieri sera, il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, intervenendo al Campo Lazio per la presentazione del decreto del governo per la ricostruzione insieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al commissario Vasco Errani e al capo della protezione civile Fabrizio Curcio.
“Abbiamo sempre avuto un grande rispetto per questa comunità. Finora abbiamo lavorato rispettandola. E se siamo riusciti a dare un segnale importante, nella prima fase dell’emergenza, lo dobbiamo a chi è presente qui, a partire dal sindaco Pirozzi, che ha la capacità di essere rappresentativo della sua comunità”. Sono le parole del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio sempre in occasione della presentazione del decreto – Se a poco meno di due mesi siamo riusciti a chiudere le tendopoli è grazie alla forza di questa comunità e di quanti si sono spesi in modo straordinario durante l’emergenza. In occasione del terremoto, per la prima volta, abbiamo attivato una raccolta fondi attraverso gli sms che ha superato i 15 milioni di euro. È il segnale che questo sisma ha colpito l’intero Paese. È stata una risposta di solidarietà straordinaria mai registrata prima”.
Il commissario Vasco Errani conferma la sua vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma: “Non mi vedrete mai nei palazzi romani. Sarò sempre qui, tra voi. Il commissario è qui che deve rimanere a lavorare, per questo la mia struttura avrà la sua sede a Rieti. So bene cosa vuol dire vivere un terremoto. So quanto è profondo il dolore e la paura. Una cosa è raccontarlo e una cosa è viverlo. So bene lo sforzo che state facendo, anche nel liberare, in tempi così rapidi, le aree di accoglienza. Sono convinto – ha aggiunto – che l’unico modo per guardare avanti è tenere unita la comunità. Dobbiamo e dovete fare prevalere il bene comune. Noi vinceremo la sfida solo nella misura in cui sapremo, saprete, essere comunità. Sugli impegni presi ci giochiamo il risultato della ricostruzione. Il nostro obiettivo – ha ribadito Errani – non è solo quello di ricostruire tutto, ma evitare in ogni modo lo spopolamento, perché avremo perso la scommessa. Non basta ricostruire. Governo, Regione, Comune hanno fatto scelte mai fatte prima, penso a quella di ricostruire le seconde case. Già qui c’è un primo patto di lealtà tra noi. Ricostruire le case vuol dire ricostruire identità di questo territorio. Tutte le imprese che lavoreranno nella ricostruzione dovranno essere iscritte nelle white list, dovranno essere in regola sotto ogni punto di vista. Dobbiamo fare un patto anche con i professionisti – ha aggiunto Errani -, non vogliamo che succeda quello che è accaduto altrove con un’acquisizione troppo ampia di progetti da parte di singoli professionisti. Ci sarà il controllo dell’Anac e di un gruppo interforze per tutelare questo territorio che è sano, dobbiamo evitare che arrivi anche qui la criminalità organizzata. Abbiamo la responsabilità di dimostrare al mondo intero la nostra serietà, che siamo in grado di ricostruire garantendo legalità e trasparenza senza perdere tempo e facendo le cose bene. Un grande Paese investirà importanti risorse ad Amatrice per garantire a questo territorio un servizio necessario“. Errani non ha detto, però, quale sarà il Paese né in cosa investirà le risorse.
“Il decreto punta non solo a ricostruire ma anche a rilanciare la vita, l’economia, lo sviluppo del territorio e l’occupazione. Nulla cancellerà il dolore ma da questa esperienza possiamo ripartire per ricostruire un territorio nuovo e più forte”. Nicola Zingaretti, chiude il giro di dichiarazioni: “Riavremo – ha aggiunto Zingaretti – una Amatrice bella come prima, forse più bella. Stanno partendo i sopralluoghi per le aree provvisorie, le ditte hanno ricevuto gli ordini, stiamo progettando le opere di urbanizzazione delle aree. Abbiamo rispettato i tempi. Le aree provvisorie – ha detto il presidente della Regione Lazio – consentiranno di mantenere viva la comunità e le sue attività economiche. Terminata la progettazione dei manufatti che ospiteranno gli spazi commerciali partono le gare europee, con tempi più ristretti ma sempre nel rispetto delle norme. Saranno strutture di qualità, anche se provvisorie. Ricostruiremo il nuovo ospedale e nel frattempo doteremo Amatrice di una nuova area di assistenza sanitaria che sostituirà quello odierna. Le tre università romane stanno già lavorando alla progettazione del nuovo ospedale di Amatrice”. Zingaretti ha spiegato che l'Ufficio della ricostruzione avrà sede a Rieti e in tutti i comuni colpiti dal sisma ci saranno sportelli aperti ai cittadini.
“L’ufficio regionale e comunale della ricostruzione – ha aggiunti Zingaretti – è un’altra importante novità contenuta nel decreto. Un luogo unico che vaglierà le richieste dei cittadini, verificherà se è tutto in regola e darà il via libera alla ricostruzione, senza carta, sarà tutto digitale. Si tratta di un unico interlocutore per i cittadini che elimina diversi passaggi burocratici”.