Il nostro addio a fumetti a Franco Battiato, nessuno come lui
“Abbiamo quasi solo esempi di egoismo, utilitarismo e ignoranza. Franco Battiato era il contrario esatto: un leader generoso e colto”
Una vita dedicata alla musica. Il cantautore si è spento nella sua villa a Milo alle pendici dell’Etna, all’età di 76 anni dopo una lunga malattia.
Milo (Sicilia), 18 Maggio 2021. Il maestro Franco Battiato (nato a Ionia il 23 marzo del 1945) si è spento alle prime luci dell’alba, circondato dagli affetti più cari tra cui il suo medico di fiducia e il parroco del paese.
I funerali si sono svolti nella cappella della sua abitazione, in forma strettamente privata, il 19 maggio.
Ma Battiato era ormai diventato un simbolo della musica italiana, tanto da essere ricordato dai vari personaggi dello spettacolo ma anche della politica. Il 18 maggio inoltre, la rai ha voluto dedicargli alcuni spazi che vanno da quelli dei tg ad uno speciale del famoso programma di Fabio Fazio, Che tempo che fa. Non è mancata poi, la presenza di numerosi giornalisti davanti la sua abitazione.
Molti personaggi dello spettacolo ricordano il maestro dei generi
Gli artisti che gli erano stati più vicino, tra cui Fiorello e la cantante Alice, che lo considerava come un fratello, decidono di non pubblicare niente sui social in segno di lutto.
La cantante Carmen Consoli, con cui lui aveva collaborato più volte, lo ricorda con un fiocco nero sulla sua pagina ufficiale.
Ma non sono mancati, certamente, messaggi e post di cordoglio per ricordarlo.
Tiziano Ferro lo ricorda pubblicando la foto di un biglietto sui social:
“Caro Franco, come faremo senza di te. Nessuno lo sa”
Il cantante Morgan lo ricorda con un post, seguito dalla sua ex moglie Asia Argento che pubblica alcune foto scattate ai due.
“…abbiamo quasi esclusivamente cattivi esempi di egoismo, utilitarismo ed ignoranza. Ecco Battiato era il contrario esatto: un leader generoso e colto…”
Il sindaco di Milo lo ricorda
Insieme ad altri artisti come Elisa, Gianni Morandi e Fiorella Mannoia si aggiungono anche le parole commemorative del sindaco di Milo Alfio Cosentino che ha annunciato il lutto cittadino il giorno dei funerali:
“Franco Battiato era un genio ed era geniale in tutto quello che faceva, è oggi per Milo ma per il mondo della cultura in generale un giorno di grande tristezza…non si vedeva molto in giro, era una persona molto riservata ma alla mano. Era un piacere parlare con lui e in paese gli volevano tutti bene. Per anni ci ha aiutato ad organizzare manifestazioni estive e molti grandi artisti venivano per lui”
Il fratello Michele ricorda i suoi ultimi istanti di vita
“si è spento lentamente e senza accorgersi del trapasso. Nelle ultime ore non ha capito, non c’era più. Ho chiamato un sacerdote nostro amico…accanto a noi pochissimi, quasi gli stessi che ha avuto vicino in questi mesi di sofferenza”.
50 anni di carriera
Battiato sale alla ribalta del mondo della musica grazie al suo particolare stile, tendente all’unire in modo eclettico e personale vari generi musicali quali il pop per poi passare al rock progressivo e all’avanguardia, approfondendo anche la musica d’autore. Non sono mancati poi, tra il suo repertorio, anche brani vicini alla musica lirica, a quella etnica o all’elettronica.
Franco Battiato, all’anagrafe Francesco, può essere definito anche come filosofo, proprio per i suoi interessi inerenti anche a questa disciplina tra cui l’esoterismo e la mistica sufi (cioè la dimensione mistica dell’Islam).
Il suo interesse per la pittura e il cinema
Intorno agli anni 90 si dedica anche alla pittura che lui stesso ha definito come “un esperimento continuo di autoanalisi e miglioramento di sé”. E’ anche autore di diverse colonne sonore collaborando con numerosi registi tra cui il veronese Giacomo Battiato e Nanni Moretti che ha usato in più occasioni le sue canzoni, citandolo esplicitamente in film quali Bianca del 1983.
La Politica
Nonostante l’artista ha sempre ribadito di non voler confondere l’attività musicale con quella politica, negli anni ha in più occasioni espresso la sua vicinanza politica all’area di centro-sinistra. Nel 2010 rilascia anche una dichiarazione, ospite dalla giornalista Lilli Gruber in cui afferma:
“Non sono né di sinistra né di destra, sto in alto. E sono per l’essere umano e per gli esseri umani che mi piacciono, attenzione.”
Anche se da novembre 2012 a marzo 2013 diventa assessore al turismo, sport e spettacolo della regione Sicilia accanto al governatore eletto del partito democratico, Rosario Crocetta. Una breve esperienza non retribuita che è finita in modo burrascoso.
Una carriera ricca e variegata
La sua carriera comincia negli anni 60 quando ottiene il suo primo contratto discografico grazie al suo amico Giorgio Gaber che lo ospita nel suo programma Diamoci del tu nel 1967.
Il ritiro dalle scene viene annunciato dal suo manager nel 2019. Gli album pubblicati sono 42.
Fino alla fine degli anni 60 si dedica alla canzone di protesta per poi passare alla musica sperimentale e d’avanguardia fino alla collaborazione con il violinista Giusto Pio tra gli anni 70 e 80 e al ritorno con la musica pop sempre negli anni 80, per poi continuare con numerose collaborazioni e spaziare con altri generi tra cui l’elettronica.
Tra i suoi brani più popolari vi sono certamente Centro di gravità permanente pubblicato nel 1981 e Voglio vederti danzare, ultimo brano dell’album del 1982 L’arca di Noè.
Quest’ultima ha riscosso un successo tale da essere tradotta e pubblicata sia in spagnolo che in inglese. Il finale del brano è stato accompagnato dalle note del violinista Giusto Pio.
Emblema della musica italiana
Al Convention Center di Roma, situato nella cosiddetta nuvola di Fuksas, il cantante viene ricordato con le sue canzoni in sottofondo mentre la gente si vaccina.
Questo è solo uno dei tanti gesti commemorativi che ci sono stati in questi giorni, che ci fanno capire quanto la sua figura sia stata importantissima per il panorama musicale e culturale in generale italiano.
Battiato non era solo un cantautore. Era un poeta, un filosofo, un artista totale e questo è il nostro omaggio.
Articolo di Marta Giorgi, Disegni di Chiara Giorgi