Negli ultimi tempi si sono verificati molti episodi riconducibili al fenomeno denominato bullismo. Chi sperava che questo lungo periodo di emergenza Covid-19 avrebbe potuto mitigare il fenomeno del bullismo è rimasto profondamente deluso, anzi probabilmente è anche peggiorato.
Questo fenomeno è difficile da debellare anche perché chi dovrebbe vigilare, cioè genitori ed insegnanti in primis, lo sottovaluta. E questo anche perché non si rendono conto che il bullismo attuale non ha niente a che fare con quello che succedeva fino a non molti anni fa, anche per colpa dell’uso di cellulari ed altri mezzi tecnologici. Inoltre è diminuita l’età dei ragazzi coinvolti in questa vera e propria piaga. Fino a qualche anno fa era difficile che si verificassero episodi di bullismo nelle scuole elementari e medie.
Oggi, anche con la disponibilità di cellulari od altro, che hanno bambini al di sotto dei dieci anni ci possono essere azioni di bullismo e cyberbullismo, fidando nel fatto che risulta difficile risalire al vero responsabile delle molestie.
I genitori non controllano l’uso di questi dispositivi. Molto spesso poi, declassano questi episodi come fossero delle ragazzate, non rendendosi conto che, in alcuni casi, siano veri atti delinquenziali.
Certamente in questo periodo, alcuni atti di bullismo derivano anche dal fatto che tutti siamo costretti a vedere e ad ascoltare da parte dei politici e dei commentatori radiotelevisivi usare un linguaggio scurrile ed offensivo. Perciò coloro i quali credono che per apparire ed avere visibilità va bene tutto si comportano di conseguenza.
Mentre prima il bullo colpiva, per lo più, l’aspetto fisico e delle loro vittime attualmente vengono evidenziate sempre più le differenze di colore della pelle, di religione e nazionalità, appunto come succede nella politica e nelle relazioni tra persone adulte.
Inoltre succede, in molti casi, che i genitori di alcuni bulli danno degli esempi pessimi. Essi non di rado usano offese ed in alcuni casi anche violenze gratuite verso gli insegnanti, coraggiosi, che cercano di frenare questo brutto andazzo. Se non si riuscirà a fermare questi comportamenti sbagliati potremmo, in futuro, avere altri episodi come quello del povero Willy a Colleferro ed anche peggio.
Probabilmente per contrastare questi episodi dovremmo, tutti, cercare di essere di buon esempio a questi nostri figli.
Cercando di essere più tolleranti con tutti e non cercare sempre di imporci sugli altri con comportamenti prevaricatori ma di offrire solidarietà a prescindere da chi abbiamo davanti.
Goffredo Martini
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