‘Il pagamento si cancella’: svolta IMU, ecco il modo per non spendere nulla | La tassa più disprezzata è stata rimossa

pagamento-imu-IlQuotidianoDelLazio.it

IMU (fonte Corporate+) - IlQuotidianoDelLazio.it

Ecco come non spendere più niente con l’IMU, una delle tasse più detestate da molte generazioni di italiani…

Pagare le tasse non è mai una cosa che viene fatta a cuor leggero, in quanto a volte può essere un vero e proprio svenamento.

Infatti, si sa che la pressione fiscale in Italia non è proprio una delle più leggere d’Europa e sempre più persone ricorrono all’escapologo per capire come poter in qualche modo pagare meno oneri fiscali e tirare un respiro di sollievo.

Una delle tasse meno popolari è sicuramente l’IMU, ovvero un’imposta che il comune applica a tutte le casse possedute con eccezione dell’abitazione principale poiché queste vengono dalla necessità abitativa e non sono invece beni di lusso.

Solitamente per calcolare l’Imu si parte dalla rendita catastale degli immobili, dall’aliquota (diversa da Comune in Comune) nonché da un coefficiente specifico (anche questo dipendente dalla municipalità di appartenenza). Tuttavia, molte persone non sanno che esiste questa cosa…

Il pagamento si cancella: svolta per non spendere più nulla

In realtà il pagamento dell’IMU non può essere eluso davvero o almeno non senza rischio da chi decide di non versare questo obbligo al proprio Comune. La legge italiana ha regolamentato la prescrizione per la riscossione di questa tassa.

Praticamente il pagamento si cancella dopo 5 anni dal mancato pagamento, se non è stato fatto un decreto ingiuntivo e un pignoramento da parte del Comune di pertinenza. Tuttavia, occorre sottolineare che di fatto la prescrizione si azzera dal momento in cui arriva l’avviso di accertamento da parte del Comune.

pagamento-imu-IlQuotidianoDelLazio.it
IMU (fonte Corporate+) – IlQuotidianoDelLazio.it

Ecco però una cosa importante da tener presente

Ogni volta che arriva un avviso di accertamento si riparte da zero e questo può allungare ancora di più i tempi entro i quali il Comune può richiedere il pagamento di quella tassa che, secondo quanto previsto dalla legge, gli è dovuta. Dunque, sempre meglio evitare di rincorrere in spiacevoli situazioni e pagare entro i tempi stabiliti quanto è dovuto allo Stato. Spesso le multe sono notevolmente più salate di quanto è la cifra da corrispondere.

Quando non si paga solitamente il Comune provvede a mandare un avviso di accertamento esecutivo dopo il quale è possibile verificare la data di invio della cartella esattoriale. Quando il debito viene saldato può essere considerato estinto altrimenti potrebbe arrivare o un altro accertamento o la prescrizione (dopo cinque anni).