Il Papa saluta la sua amata Roma
Adesso ci si prepara al Conclave di marzo
E' stata una prova decisiva per l'organizzazione e la sicurezza di Roma, per i futuri giorni del Conclave; infatti per l'Angelus di ieri, domenica 17 febbraio, la gestione e l'accoglienza per i tanti fedeli attesi, per gli ultimi atti di Benedetto XVI, hanno funzionato molto bene: Intorno a Piazza San Pietro l'assistenza ai fedeli è stata garantita dagli uomini del 118 e dai volontari della Protezione Civile, con particolare attenzione alla fascia oraria che va dalle 9 alle 14. I presidi sanitari del 118 sono stati collocati nei principali angoli della piazza. Presenti il sindaco Gianni Alemanno e il consiglio comunale. "I servizi hanno funzionato -ha affermato il primo cittadino della capitale- adesso ci si prepara all'Angelus di domenica prossima, con la successiva udienza generale del 27 e al Conclave previsto nel periodo che va dal 15 al 20 marzo''.
In uno degli ultimi suoi appelli, il Papa, durante l'Angelus di ieri, ha toccato il delicato argomento della strumentalizzazione di Dio :"Non strumentalizzare Dio per i propri fini, dando più importanza al successo e ai beni materiali. Il tentatore è subdolo: non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che la vera realtà è il potere".
Al termine dell'Angelus, Benedetto XVI ha salutato in particolare l'Amministrazione di Roma Capitale, guidata dal sindaco e tutti gli abitanti della sua "amata Città".