Il PD non riesce a far cadere Marino, non si trovano le 25 firme
Il numero individuato dai vertici del Nazareno, arrivati alle 22.30 di ieri sera, si è fermato a 23
E ieri sera, fino a tardi, dopo oltre 8 ore di trattative, telefonate e confronti, le 25 firme di altrettanti consiglieri dimissionari, numero minimo per far decadere il sindaco di Roma, Ignazio Marino, dalla sua carica insieme a tutta l'Assemblea capitolina, ancora non sono state trovate. Questo l'esito della maratona politica di ieri al Nazareno, dove si sono incontrati il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini, e i consiglieri comunali capitolini. Per tutta la giornata si sono susseguite indiscrezioni sul successo dell'operazione messa in campo da Orfini: trovare 6 consiglieri disposti allle dimissioni, ma anche qualcuno di più per sicurezza, da affiancare ai 19 rappresentanti del Pd. Il tutto senza coinvolgere le opposizioni con esponenti della passata amministrazione Alemanno e gli esponenti del M5s. Il numero individuato dai vertici del Nazareno, arrivati alle 22.30 di ieri sera, si è fermato a 23: i 19 del Pd più Daniele Parruci del Centro democratico, Svetlana Celli della lista Civica, Alessandro Onorato ed Alfio Marchini, che però ieri si trovava fuori Roma. Incerto resta il nome di Roberto Cantiani. Tutto lascia, dunque, pensare ad un nuovo round di trattative oggi, quando si sonderanno altri consiglieri. Di sicuro dopo il ritiro delle dimissioni di Marino sono nettamente cresciuti i mal di pancia da parte degli stessi consiglieri Democrat. Sono in molti a non voler essere ricordati come ''quelli che tradirono'' il sindaco del loro partito.